MONTALTO DELLE MARCHE – Sempre gradita al pubblico affezionato la serata che coinvolge la bella Patrignone e le contrade d’intorno nella Rassegna Corale “Voci dalle Colline”, giunta quest’anno alla sua decima edizione, e per il terzo anno già ospitata dalla Parrocchia della Frazione montaltese nell’antica e suggestiva chiesa della Santissima Annunziata, nell’omonima Contrada, non molto distante dal Centro del luogo che ha dato i Natali agli illustri e noti personaggi della nobile Famiglia Bonfini.
La serata di Sabato 23 aprile, come da tradizione, è stata pensata e organizzata dai giovanissimi e giovani componenti della Corale parrocchiale Sancta Maria de Viminatu, guidata e sostenuta nelle diverse iniziative dal Maestro Marco Fazi, da sempre alla direzione del Coro patrignonese, appena rientrato da una trasferta fuori regione vissuta nella precedente fine della settimana, e quindi impegnata a pieno ritmo nel mondo della Coralità popolare in terra marchigiana, ma con uno sguardo attento alle regioni del Triveneto, dove questa tradizione è più radicata e sicuramente più antica. Dal Nord, infatti, e precisamente da Cereda, a mezzacosta, dove il severo Monte Verlaldo apre le pieghe che accolgono le luci e le ombre della Valle dell’Agno, appena sopra l’incanto naturale del torrente Poscole, con la strada che sale all’antico passaggio della Priabona, ove si adagiano le case e le ville di Cereda con l’armoniosa chiesa parrocchiale dalla torre merlata, viene il Coro “Valle Fiorita”. Quel luogo infatti è una meraviglia di sole, dove la nebbia mai giunge a ovattare le piccole contrade sparse tra i prati, i boschi e le rive della pazienza contadina.
E il coro prende il nome dalla serenità del magico insieme: valle fiorita appunto. Intona di preferenza le novità degli ultimi cantastorie popolari, privilegiando il mondo poetico di Bepi De Marzi, che abita poco lontano, tra le basse colline di ponente. I coristi hanno l’età dei profondi e convinti pensieri d’amore. Il Maestro, che suona e canta da quando era bambino, sorride alle mai concluse fantasie della giovinezza: il suo nome è Nicola Solda. La serata si è svolta in due parti, in cui il Coro ospitante e quello Ospite si sono esibiti alternatamente.
La Domenica mattina poi, il Coro “Valle Fiorita” ha poi animato la Celebrazione eucaristica domenicale nella chiesa parrocchiale, conclusa la quale ha condiviso il pasto fraterno prima di ripartire verso casa.
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