Scritto da 5B, Liceo Linguistico IIS Capriotti
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo diversi anni, finalmente, i nostri rappresentanti d’istituto sono riusciti ad organizzare un’assemblea collettiva che ha visto come partecipanti tutti i ragazzi della scuola: sia dell’indirizzo linguistico sia del settore economico.
L’evento si è svolto giovedì 28 aprile presso il Palazzetto dello Sport “B. Speca” di San Benedetto del Tronto. La mattina è stata suddivisa in due parti: l’ospite della prima è stato Andrea Marinangeli, rappresentante dell’Associazione Donatori Midollo Osseo. L’invito di un membro dell’Associazione alla nostra assemblea è stato proposto dal professor Emidi. Infatti, già dallo scorso anno, il docente si è interessato a far partecipare il nostro istituto ad un torneo organizzato proprio dall’ADMO.
L’incontro si è rivelato molto stimolante perchè la testimonianza del signor Marinangeli è stata un’occasione per considerare l’eventualità di donare midollo osseo al fine di aiutare persone che ne hanno bisogno.
Nella seconda parte della mattinata abbiamo avuto la possibilità di assistere all’incontro con il signor Gianpietro Ghidini, creatore della Fondazione Ema.Pesciolino Rosso. Un’organizzazione a scopo benefico che è nata a seguito della morte di Emanuele Ghidini; un ragazzo che ha perso la vita nel 2013 dopo aver assunto droghe in una festa tra amici. Papà Gianpietro, da questa tragedia, ha ritrovato la forza di andare avanti dedicandosi ai giovani e cercando di realizzare progetti già ideati con suo figlio Ema. Da qui nasce lo scopo della fondazione: creare opportunità per i ragazzi attraverso il finanziamento di progetti e idee innovative.
Le sue parole forti e piene di emozioni hanno coinvolto l’animo di molti ragazzi, parlando di temi a noi molto vicini: i rischi a cui si va incontro per l’assunzione di droghe, l’imprevedibilità della morte, la preziosità della vita e l’importanza degli affetti familiari. Il relatore è riuscito a catturare l’attenzione dei giovani con video, canzoni e soprattutto con la commovente lettera scritta dopo la morte di suo figlio.
Nonostante non ci sia stato un normale svolgimento delle ore scolastiche, questa nuova esperienza è stata una vera e propria “lezione di vita”.
Ci piacerebbe concludere proprio con le parole di papà Gianpietro che riassumono perfettamente lo spirito che ha animato tutta la mattinata:
“Ci sono molte cose sbagliate a questo mondo. Pare una corsa folle alla ricerca della sicurezza materiale, che non fa altro che intaccare le nostre anime ed in realtà allontanare ogni sicurezza. Molta gente non ha più la forza di sorridere.
Sono troppe le paure che ci circondano.
Dobbiamo cominciare a vivere anche per gli altri, per chi ha bisogno di noi. Solo allora potremo cominciare a capire cos’è la gioia.”
Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione dei nostri docenti, in particolare della professoressa Proietti, che si è resa disponibile a gestire le attività proposte. Ringraziamo infine la preside Vita che ha approvato con entusiasmo questa nuova esperienza.
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