DIOCESI – La diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto ha vissuto la IX festa dello Spirito Santo, organizzata dal gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo diocesano nella settimana dall’8 al 14 maggio 2016. I luoghi che hanno fatto da sfondo ai vari appuntamenti previsti dal calendario sono stati molteplici: il primo incontro si è svolto alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto e ha compreso un momento di gioiosa evangelizzazione con musica, canto e recitazione coinvolgendo la compagnia Liberi Teatranti di Cupra Marittima. Gli attori Carla Civardi, Salvo Lo Presti e Lucio Spina hanno messo in scena la parabola del Figliol Prodigo, “una parabola sempre attuale, soprattutto in una società in cui tutto gira intorno al consumismo e all’individualismo – ha affermato la Civardi -. Ogni volta che ci comportiamo come il giovane furbo e ci accorgiamo di aver sbagliato, abbiamo la certezza del perdono divino”.
Lo spettacolo, dal titolo “Il giovane furbo e l’abbraccio di misericordia“, è ambientato nel nostro presente, un presente abitato da questo giovane furbo che come il figlio della parabola crede di poter scrivere da solo la propria vita, scappando dalla casa di suo padre e calpestando qualunque regola gli fosse stata imposta in precedenza. La sua vita ormai gli stava stretta, il lavoro non lo gratificava e, credendosi superiore rispetto al padre e al fratello, decide di mollare tutto e finalmente andarsi a divertire. Il padre cerca invano di farlo ragionare, quindi gli cede la parte di eredità che spetta al suo secondogenito e lo guarda andar via, ignaro di quando potrà rivederlo. La storia continua come il protagonista della parabola biblica, poichè sperperato tutto il denaro che aveva a disposizione e derubato dagli amici, il giovane furbo si ritrova a percorrere la strada di casa per far ritorno da suo padre, che ogni giorno sperava di poterlo rivedere all’orizzonte. Costui non ha lamentato al giovane di essere un fallito, ma è intervenuto facendolo ragionare e facendolo ritornare sui suoi passi. Ad accompagnare lo spettacolo era anche la voce di una guida che, offrendo riflessioni nel corso della rappresentazione, ha infine affermato: “La sorpresa più grande non è la conversione del giovane, non è il suo ritornare sui suoi passi ma lo scoprire che il padre lo stava aspettando. Così questo grande peccatore ha incontrato qualcosa che non aveva mai conosciuto: l’abbraccio di misericordia. La fame che prova il giovane furbo è la stessa che proviamo tutti quando desideriamo sempre più beni terreni per poi accorgerci che nessuno di questi veramente ci sazia”.
Questa giornata intensa ha dato il via alla settimana di incontri, sulla scia della misericordia (“Innamorati della terra e capaci di misericordia per le sue debolezze” è l’esortazione di don Tonino Bello che ha aperto la prima giornata): un’ esperienza di cultura della Pentecoste al teatro di San Filippo Neri nella giornata di martedì 10; due intense adorazioni eucaristiche centrate sulla Misericordia nelle parrocchie di Regina Pacis di Centobuchi e Sacro Cuore di Martinsicuro nelle giornate di lunedì 9 e giovedì 12; un incontro ecumenico con diverse tradizioni cristiane al centro Biancazzurro il 10 maggio. A conclusione di questa settimana di preghiera e incontri i fedeli hanno poi vissuto la veglia diocesana di Pentecoste, in attesa della discesa dello Spirito Santo.
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