Di Emma De Cosmis
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In questi giorni presso la parrocchia di San Filippo Neri in San Benedetto del Tronto si respira un’aria di festa. Ad aprire il ricco programma di incontri è stato Don Pino Raio che lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 ha tenuto delle catechesi sulla vita del Santo.
Come regalo, giovedì 26, il giorno di San Filippo, la messa della mattina è stata trasmessa su Radio Maria insieme al rosario e alle lodi. Ieri, per la conclusione del mese di maggio, si è tenuta invece la processione dedicata alla Madonna. La statua di Maria è stata accompagnata da tantissimi fedeli, in particolare dai bambini della prima Comunione oltre a tanti sacerdoti della diocesi. Il pellegrinaggio partito da Via Firenze, uno dei punti di riferimento del rosario in Parrocchia durante il mese di Maggio, è giunto in piazza Carducci dove è stata celebrata la Santa Messa presieduta dal vescovo Carlo Bresciani. Sabato 4 giugno prenderanno il via invece i tornei di risiko, burraco e calcio, e si aprirà la pesca di beneficenza insieme agli stand gastronomici. Alle ore 21:00 si terrà anche un piccolo concerto della Rand Rock Band dove tutti potranno ballare.
Anche domenica 5 giugno, ultimo giorno dei festeggiamenti, i momenti di divertimento non mancheranno. Nella mattinata si terrà la festa della famiglia dove nel campetto continueranno i giochi per i bambini con delle sfide tra genitori e figli: a partire dalle 15, in Via Ferri, ci sarà la “Pizza in piazza con papà”. Nella celebrazione delle 19 saranno ricordati gli anniversari di 1-10-25-50-60 anni di matrimonio. Dalle 20 riapriranno gli stand insieme al concerto. Siete tutti invitati a fare festa con noi e a rendere più belle queste giornate!
silvanacocchini
Condivido pienamente il commento di Monsignor Sigalini, ogni Parrocchia, ogni Diocesi ha i suoi problemi che per fortuna toccano solo in modo marginale la nostra, e, per quanto mi riguarda, facendo parte di una Parrocchia completamente spoglia, col tetto pericolante, con pareti annerite dalla muffa, senza candele votive, spesso gola di qualche male intenzionato, è sempre aperta, sempre...ma lo è anche per i tanti che bussano continuamente alla porta del Parroco, sempre disponibile anche quando minacciato da ubriachi, drogati, corre dei rischi non indifferenti. Questo da sempre, qualche suo collaboratore, ora parroco anche lui, fu ricoverato per le percosse subite. Però nella mia stessa Diocesi, non so per quale motivo, ho visto tante porte di Chiese chiuse: a ora di pranzo, sempre, ma anche in altre ore della giornata, e passare davanti a queste porte chiuse , specie la Domenica, per chi è credente è un pugno al cuore, per chi non lo è , ancora peggio, perchè gli insulti verso i preti è intollerabile, ma non è nemmeno spiegabile. Girando un po' per altre diocesi, purtroppo mi sono imbattuta in Chiese non chiuse in alcune ore del giorno, ma che si aprono a mala pena solo per l' ora della Messa alla Domenica, essendoci un solo prete per più paesi e frazioni e non sono paeselli o frazioni sperdute di montagna, poco popolate , ma di ridenti cittadine come Rimini e Riccione. I Vescovi quando vengono ricevuti dal Papa gliela presentano questa realtà? I preti sono pochi, ma i diaconi, da quello chi visto a Roma per il loro giubileo,( per la verità, non ne ho visto alcuno della nostra Diocesi), erano davvero tanti, e anche senza timbrare il cartellino, la domenica a turno potrebbero pranzare in orari diversi e stare nelle Chiese aperte, se il Parroco ha paura dei ladri...Non entra nessuno????, allora il timore dei ladri non ha senso.!!la mia è solo una riflessione, forse ho torto: sono chiuse perchè tutti impegnati ad uscireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee per trovare le pecore e poi portarle in Chiesa??? Buon inizio del mese del Sacro Cuore e venerdi è la vostra festa.... Buon lavoro, cari Sacerdoti, oggi sono particolarmente rattristata perchè un sacerdote a Livorno si è tolto la vita..Dovremmo essere anche noi più amorevoli con voi, più comprensivi, meno criticoni, anche voi forse vi sentite allo stremo delle forze e noi non ce ne accorgiamo, perdonateci, ma riaprite le porte delle Chiese....