Foto di Antonio Biocca
GROTTAMMARE – “Passi echeggiano nella memoria lungo il corridoio che mai prendemmo, verso la porta che mai aprimmo”. I versi di Eliot riecheggiano nel pomeriggio di sabato 11 giugno, giorno importante per Grottammare e per il suo Paese Alto, uno dei borghi più belli d’Italia. Dopo la scoperta dello scorso settembre nel corso di lavori di sistemazione dell’ingresso sud, gli scavi dell’antica Porta Maggiore sono stati consegnati ufficialmente alla Città e ai suoi visitatori con un’inaugurazione che ha visto la presenza delle principali autorità militari, della giunta comunale al completo, del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno D’Erasmo e del Consigliere Regionale Fabio Urbinati.
Da oggi chi entra nel Vecchio Incasato, in ogni veste, scopre, assieme alla pavimentazione e alla caditoia del Settecento, quelle che sono le fondamenta dell’antica porta d’ingresso a meridione, abbattuta con gli inizi del progresso del “Decollo Industriale” nei primi del Novecento dopo secoli di storia e recuperata nel progresso degli anni Duemiladieci grazie a 9 mesi di lavoro.
Progettisti dell’opera ,gli architetti Bernardino Novelli e Valeria Angelini dell’Ufficio Tecnico comunale che con l’apporto del collega Roberto Bua, degli archeologi, delle maestranze della Coprola di Senigallia e della Sovrintendenza delle Marche, hanno curato e rinato un luogo decantato da Speranza e dall’Aloisi nelle Guide Turistiche dedicate alla “Perla dell’Adriatico”.
“Questo scavo rappresenta simbolicamente al visitatore che accede per la prima volta a Grottammare, trasmette l’idea che il borgo di Grottammare, come tanti altri borghi, è fatto a strati, ha radici molto profonde e quindi va conservato, va mantenuto, va letto, va riconosciuto, va anche apprezzato per le sue caratteristiche”. Così il SIndaco di Grottammare Enrico Piergallini ai nostri microfoni. “Siamo certi – ha aggiunto Piergallini – che diventerà un luogo simbolo per la Città e quest’inaugurazione preluderà ad un’altra opera che prevede il prolungamento di questo nuovo spazio sottratto alle macchine e restituito ai cittadini fino al vecchio ospedale”:
Tanta gente ha presenziato a questa inaugurazione, caratterizzata dallo spettacolo musicale dell’associazione Mus.E. dalla benedizione del Viceparroco della Parrocchia San Pio V- San Giovanni Battista Don Guido Coccia e dall’annullo filatelico, in cui si può scorgere la struttura dell’antica Porta Maggiore.
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