“La disciplina dello sguardo” è il titolo della rassegna dell’artista sambenedettese che apre il 23 luglio
“…Le tante figure che descrivo, di colpo si animano, mi guardano chiedendo il perché del loro esistere. “E’ il destino che vi ha voluto così!”- Sono le ore che ho passato con voi, la gioia e la fatica, la fede e il desiderio che mi avete regalato. E’ il destino degli infiniti sguardi che ho visto e ricordo, gli anni che ho passato e che passo non nel virtuoso esercizio del disegno, ma nella ben più difficile DISCIPLINA DELLO SGUARDO”.
Così Paolo Annibali racconta il suo rapporto particolare con il disegno, che ha frequentato fin dall’infanzia. E’ un rapporto quasi privato, che Annibali, noto soprattutto come scultore, ha con questo mezzo espressivo e che sarà protagonista della mostra, dal titolo appunto “La disciplina dello sguardo”, che la Palazzina Azzurra accoglierà dal 23 luglio al 25 agosto (inaugurazione sabato 23 luglio alle 18).
La mostra si articola con un’ampia selezione di disegni recenti, realizzati prevalentemente a china, in cui si descrivono oggetti, paesaggi e soprattutto figure femminili, i cui sguardi misteriosi, interloquendo con l’osservatore, ci restituiscono il mistero e l’ansia di ogni loro esistenza.
Con questi disegni Paolo Annibali vuole fornire allo spettatore una visione del suo tempo, della sua città e delle persone che la abitano, con profondo affetto e nostalgia per quello che non è più e mai più sarà. Annibali compie così un viaggio interiore negli anni della sua maturità, e nei tanti disegni presenti nell’esposizione propone quasi una ragnatela di segni che immobilizza la vita di sguardi, cose e paesaggi, quasi un’accorata preghiera, un rosario le cui perle sono gli infiniti e ordinati segni che l’artista dispone sul foglio.
Saranno presenti alcune sculture per sottolineare, pur nella diversità, lo stretto dialogo tra le due discipline.
Paolo Annibali è nato nel 1958 a San Benedetto del Tronto dove vive e lavora. Si dedica alla realizzazione di opere monumentali a carattere sacro e a destinazione pubblica in contesti architettonici. Tra queste si segnalano: la Porta della Misericordia per la chiesa di San Filippo Neri a San Benedetto del Tronto nel 1997; “Il mare, il ritorno”, monumento ai caduti e dispersi in mare a San Benedetto del Tronto nel 2002; la Porta del Giubileo per la Cattedrale di Jesi nel 2002-2004; la Porta di San Giovanni per la chiesa di San Giovanni Decollato a Fiesole nel 2003; la Porta di San Giacomo Maggiore per la pieve di San Jacopo a Pratovecchio ( AR) nel 2004; l’ambone per la Cattedrale di Fiesole nel 2007; tre disegni per il nuovo Lezionario editrice Vaticana 2007-2008; monumento a Giuseppe Ungaretti per il Parco letterario “ Il Porto Sepolto” a Sagrado d’ Isonzo (GO) nel 2008-2009; monumento I Sognatori a San Benedetto del Tronto nel 2009-2010; la Porta della Grazia per il Santuario di Santa Maria delle Grazie a Stia (AR) nel 2010-2011; Porta degli emigrati, Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, Isola del Gran Sasso, 2012-2014; Porta Santa, Cattedrale di Santa Maria della Marina, San Benedetto del Tronto, 2015.
Tra le mostre personali recenti sono da segnalare: Racconti Brevi, Rettorato dell’Università di Ancona nel 2002; Paolo Annibali e il Sacro Palazzo della Signoria, Jesi nel 2005; Paolo Annibali 1997-2007, Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, Roma nel 2008; Dirà l’argilla, la mano, la terra, il sacro, Museo Omero, Ancona nel 2014.
Tra le collettive: IX Biennale di Arte Sacra. La porta segno di Cristo ed evento artistico, Museo Stauros, San Gabriele, Teramo nel 2000; Nuova scultura italiana, Galleria il Polittico, Roma nel 2002; Collezione 7×11, la Poesia degli artisti, Pordenone legge, Pordenone nel 2010; LIV Esposizione Internazionale d’ Arte della Biennale di Venezia, Mole Vanvitelliana, Ancona nel 2011; L’ Ombra del Divino nell’ Arte Contemporanea, Palazzo Grimani, Venezia nel 2011; Tutti, tutti, dormono sulla collina. Spoon River, 10 artisti per E. L. Masters, Centro d’Arte Le Muse, Andria . Ha pubblicato numerose monografie curate tra gli altri da Mariano Apa, Rossana Bossaglia, Carlo Chenis, Erri De Luca, Flaminio Gualdoni, Anna Imponente, Franco Solmi.
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