“Abbiamo vissuto intensamente quasi 10 anni”. Così monsignor Claudio Maria Celli, presidente emerito del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali (Pccs), ha ricordato il proprio impegno alla guida del Pccs in un momento di festa, organizzato in suo onore dalla Segreteria per la comunicazione (Spc). Ieri, infatti, mons. Celli ha terminato il suo servizio per raggiunti limiti di età. All’appuntamento hanno preso parte il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e quanti hanno collaborato con Celli negli anni di presidenza del Pccs (2007-2016). L’arcivescovo ha ringraziato tutti i presenti, ricordando alcune iniziative prese dal Pccs, come ad esempio “l’avvio dell’account @Pontifex su Twitter: non facile, ma poi Papa Benedetto XVI scelse di continuare per essere là dove le persone sono, nonostante i rischi che si corrono. E oggi, tutti apprezziamo la presenza del Papa sul social e il suo ruolo comunicativo. Realtà amata molto dai giovani, perché il Papa usa un linguaggio che è il loro linguaggio”. Quelli trascorsi al Pccs, ha aggiunto, sono stati “anni ricchi, di profonda comunicazione con la Chiesa nelle varie parti del mondo. Infatti, credo che la nostra missione sia di aiutare la Chiesa universale a giocare un ruolo importante nella comunicazione”. Celli ha quindi manifestato la propria gratitudine a mons. Dario Edoardo Viganò e a mons. Lucio Adrian Ruiz, rispettivamente prefetto e segretario della Spc. “Questo momento – ha detto – è un segno della vostra amicizia”. Oggi, ha poi aggiunto, “è il mio primo giorno da pensionato”, precisando che “non è una vita da pensionato, ma un tempo in cui siamo ancora chiamati a portare frutto. E la Santa Sede ci aiuta molto a vivere la parola del Vangelo ‘Siamo servi inutili’. Questo ci fa molto bene. Chiamati a dare frutto e a farlo con serenità e gioia”. E ha concluso: “Vi ringrazio della vostra preghiera e della vostra amicizia”.
0 commenti