Café society di Woody Allen
giovedì 13 ottobre ore 21,30
venerdì 14 ottobre ore 21,30
sabato 15 ottobre ore 18,30-21,30
domenica 16 ottobre ore 16,30-18,30-21,30
lunedì 17 ottobre ore 21,30
Frantz di François Ozon
martedì 18 ottobre ore 21,30
mercoledì 19 ottobre ore 21,30
Prossimamente: Alla ricerca di Dory di Andrew Stanton e Angus MacLane; Neruda di Pablo Larraín; I, Daniel Blake di Ken Loach
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Il Cinema Margherita di Cupra Marittima da giovedì 13 a mercoledì 19 ottobre propone:
Café society di Woody Allen, con Jeannie Berlin, Steve Carell, Jesse Eisenberg, Blake Lively, Parker Posey. La pellicola è stata selezionata come film d’apertura, fuori concorso, del Festival di Cannes 2016
Frantz di François Ozon, con Pierre Niney, Paula Beer, Ernst Stötzner, Marie Gruber, Johann von Bülow. Il film è stato presentato in concorso al Festival di Venezia 2016, dove ha vinto il Premio Marcello Mastroianni, assegnato a Paula Beer.
Café society: Un giovane uomo arriva a Hollywood nel corso del 1930 nella speranza di lavorare nell’industria cinematografica. Lì si innamora, e si ritrova catapultato al centro di un vivace Café society che ben rispecchiava lo spirito dell’epoca. (www.trovacinema.it)
“Café Society è il trionfo dell’immagine autosufficiente. Tra grazia e catastrofe, tra guerra e pace, tra Los Angeles e New York, tra esterni e interni, Allen dimostra cosa sa fare col dialogo e cosa saprebbe fare senza perché il suo è un film di décor sovradimensionato e sovraffollato, figurativamente audace. Dopo aver rivitalizzato il cinismo di Billy Wilder (Irrational Man), con Café Society riemerge lo splendore sofisticato di Ernst Lubitsch svolgendo l’intermittenza amorosa di due personaggi inquieti lungo una superficie scintillante che lascia affiorare l’emozione, rimanda la realtà e approccia la morte non con l’arroganza di un giovane uomo che crede di aver scoperto i segreti dell’universo (Amore e guerra) ma con la saggezza di un vecchio signore che sa bene che il solo viatico contro l’estinzione sono i ricordi. Quelli che disegnano il suo intimo skyline, quello concreto della sua infanzia (Brooklyn) e quello accessibile solo con l’immaginazione e la fotografia di Vittorio Storaro (Manhattan).
Frammento di un unico e articolato biopic, Cafè Society rilancia la città-isola come il migliore dei mondi possibili, abitato in un breve incontro di sapore leaniano da Bobby e Vonnie, antenati di Alvy e Annie (Io e Annie) che ci lasciano allo stesso modo ostaggi di un sentimento e ci congedano in un clima di rinuncia e di struggimento da mélo. Ma l’impossibilità di compiere il desiderio, di trovarsi o pensarsi in due, stempera nella possibilità di richiamare alla memoria il primo amore ogni giorno della vita e nella certezza che l’oggetto di quell’amore lo ricambi nel medesimo istante. Istante perduto nel tempo e sciolto sul volto di neve di Kristen Stewart.” (Marzia Gandolfi – mymovies.it)
Frantz: Germania, 1919. Una giovane donna si raccoglie ogni giorno sulla tomba del fidanzato caduto al fronte. La sua routine è rotta dall’incontro con Adrien, soldato francese sopravvissuto all’orrore delle trincee. La presenza silenziosa e commossa del ragazzo colpisce Anna che lo accoglie e solleva di nuovo il suo sguardo sul mondo. Adrien si rivela vecchio amico di Frantz, conosciuto a Parigi e frequentato tra musei e Café. Entrato in seno alla famiglia dell’uomo, diventa proiezione e conforto per i suoi genitori che assecondano la simpatia di Anna per Adrien. Ma il mondo fuori non ha guarito le ferite e si oppone a quel sentimento insorgente. Adrien, schiacciato dal rancore collettivo e da un rimorso che cova nel profondo, si confessa con Anna e rientra in Francia. Spetta a lei decidere cosa fare di quella rivelazione. (www.trovacinema.it)
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