Nota della redazione: A causa del terremoto (abbiamo deciso di dare spazio a servizi più “urgenti”) pubblichiamo in ritardo il servizio di domenica consapevoli che i nostri lettori ne comprenderanno i motivi.
Di Silvio Giampieri
GROTTAMMARE -Domenica 30 Ottobre la diocesi tutta ed in particolare la comunità parrocchiale di San Pio V in Grottammare, ha vissuto un momento di viva emozione per l’ammissione agli ordini sacri del diaconato e del presbiterato del seminarista Fabio Addazi.
Com’è tristemente noto, purtroppo la giornata è stata funestata da una forte scossa di terremoto, tra le più potenti degli ultimi decenni, che ha creato devastazione e terrore in buona parte del centro Italia, tra Umbria e Marche.
Dopo una mattinata di incertezza, per i tanti danni subiti nei vari edifici sacri della nostra diocesi, ed a seguito delle ordinanze di chiusura degli edifici pubblici da parte dei sindaci, si è deciso di dare luogo a questa cerimonia sul sagrato della chiesa di San Pio V, che pure risultava danneggiata e chiusa.
I parrocchiani ed i tanti amici di Fabio si sono dati da fare affinché questo momento fosse ugualmente bello e suggestivo, allestendo un piccolo palco all’aperto e provvedendo al necessario per il decoro del servizio liturgico.
Malgrado le circostanze quindi, la piazza San Pio V con la sua fontana ottocentesca, le sue opere d’arte e le sue essenze arboree, è risultata quasi un giardino nel quale il Vescovo Carlo ha presieduto la celebrazione eucaristica.
Il rito ha comportato che il seminarista esprimesse pubblicamente di voler esser ammesso tra i candidati a ricevere in futuro gli ordini sacri e dal canto suo Mons. Bresciani ha accolto questa “candidatura”, sottolineando poi che il percorso formativo non è ancora finito, ma troverà ogni giorno le sue conferme.
In seminario infatti ciascuno è chiamato a rispondere con libertà alla propria vocazione, seguendo il Vangelo, il proprio cuore ed il parere dei formatori.
Il Vescovo ha appunto ricordato, con affetto paterno, di accompagnare questo giovane e gli altri che sono in cammino con la preghiera, nel proseguimento del loro percorso.
Questo è ora il compito dei tanti amici, parenti, dei sacerdoti e dei giovani che si sono ritrovati per questa celebrazione, dimostrando a Fabio il proprio affetto e sostegno nel suo percorso di sequela del Vangelo.
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