Europa“Sulle prospettive di crescita gravano l’incertezza politica, la lentezza della crescita al di fuori dell’Unione e la debolezza del commercio mondiale. Nei prossimi anni, inoltre, l’economia europea non potrà più contare sul sostegno eccezionale di cui ha beneficiato grazie a fattori esterni quali il crollo dei prezzi del petrolio e il deprezzamento monetario”. La Previsioni economiche della Commissione non volgono al bello. I dati illustrati oggi mostrano un rallentamento in un quadro internazionale fosco. Il vicepresidente dell’Esecutivo, Valdis Dombrovskis, responsabile per l’euro, tuttavia ha spiegato: “L’anno prossimo si prevede una crescita delle economie di tutti gli Stati membri. In un contesto di maggiore incertezza a livello mondiale, è più che mai indispensabile portare avanti politiche macroeconomiche e di bilancio solide e prudenti. È altrettanto fondamentale ovviare alle disuguaglianze nelle nostre società, perché nessuno si senta abbandonato”. Il contesto per gli investimenti “sta finalmente migliorando e per il 2018 si prevede una ripresa” in tale direzione. I progetti finanziati nell’ambito del piano di investimenti per l’Europa come pure – in alcuni Stati membri – i progetti cofinanziati con fondi Ue del periodo di programmazione 2014-2020 “dovrebbero aumentare progressivamente il sostegno agli investimenti privati e pubblici man mano che entrano nella fase di attuazione”. Globalmente, gli investimenti dovrebbero aumentare del 3,3% quest’anno, del 3,1% nel 2017 e del 3,5% nel 2018.

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