VERONA – “Ognuno di noi è parte di un popolo. La vita concreta è possibile perché non è la somma di tante individualità, ma è l’articolazione di tante persone che concorrono alla costituzione del bene comune. Essere insieme ci aiuta a vedere l’insieme”.
È un passaggio del videomessaggio che papa Francesco ha rivolto ai partecipanti al VI Festival della dottrina sociale, che si è aperto ieri sera a Verona. “Quando vediamo l’insieme, il nostro sguardo viene arricchito e risulta evidente che i ruoli che ognuno svolge all’interno delle dinamiche sociali non possono mai essere isolati o assolutizzati”. Viceversa, mette in guardia Bergoglio, “quando il popolo è separato da chi comanda, quando si fanno scelte in forza del potere e non della condivisione popolare, quando chi comanda è più importante del popolo e le decisioni sono prese da pochi, o sono anonime, o sono dettate sempre da emergenze vere o presunte, allora l’armonia sociale è messa in pericolo”. “Stare in mezzo alla gente – osserva ancora il Papa – evidenzia la pluralità di colori, culture, razze e religioni”, facendo “toccare con mano la ricchezza e la bellezza della diversità”, e “solo con una grande violenza si potrebbe ridurre la varietà a uniformità, la pluralità di pensieri e di azioni a un unico modo di fare e di pensare”. “Per risolvere i problemi della gente – conclude – bisogna partire dal basso, sporcarci la mani, avere coraggio, ascoltare gli ultimi”.
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