papa francesco angelusZenit, di Salvatore Cernuzio

“Convertirsi”, giorno dopo giorno, passo dopo passo.
Cioè “lasciare le strade, comode ma fuorvianti, degli idoli di questo mondo, quegli atteggiamenti che sono del diavolo: cercare il successo a tutti i costi, cercare il potere a scapito dei più deboli, cercare la sete di ricchezze, il piacere a qualsiasi prezzo”. È dura, ma non ci sono strade alternative per entrare nel regno dei cieli.

Nella catechesi dell’Angelus di oggi, in piazza San Pietro, Papa Francesco fa suo l’invito di Giovanni Battista che risuona solennemente nel Vangelo di questa seconda domenica di Avvento: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». “La condizione per entrare a far parte di questo regno è compiere un cambiamento nella nostra vita”, afferma il Santo Padre, precisando che Dio “non toglie la nostra libertà, ma ci dona la vera felicità. Con la nascita di Gesù a Betlemme, è Dio stesso che prende dimora in mezzo a noi per liberarci dall’egoismo, dal peccato e dalla corruzione”.

“Il Natale è un giorno di grande gioia anche esteriore, ma è soprattutto un avvenimento religioso per cui è necessaria una preparazione spirituale”, sottolinea Bergoglio. Perciò chiede, in questo tempo di Avvento, di lasciarsi guidare dall’esortazione del Battista: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!”. “Noi prepariamo la via del Signore e raddrizziamo i suoi sentieri – spiega – quando esaminiamo la nostra coscienza, quando scrutiamo i nostri atteggiamenti, quando con sincerità e fiducia confessiamo i nostri peccati nel sacramento della Penitenza per cacciare via questi atteggiamenti peccaminosi che ho menzionato che non sono di Dio”.

È proprio nel sacramento della Riconciliazione che “sperimentiamo nel nostro cuore la vicinanza del regno di Dio e la sua salvezza. La salvezza di Dio è opera di un amore più grande del nostro peccato; soltanto l’amore di Dio può cancellare il peccato e liberare dal male, e soltanto l’amore di Dio può orientarci sulla via del bene”, ribadisce Papa Francesco.

E invoca la Vergine Maria affinché aiuti a “prepararci all’incontro con questo Amore-sempre-più-grande che nella notte di Natale si è fatto piccolo piccolo, come un seme caduto nella terra, il seme del Regno di Dio”. Un regno, evidenzia il Pontefice, che non riguarda solo l’aldilà, la vita eterna. “Certo, il regno di Dio si estenderà senza fine oltre la vita terrena, ma la bella notizia che Gesù ci porta – e che Giovanni anticipa – è che il regno di Dio non dobbiamo attenderlo nel futuro: si è avvicinato, in qualche modo è già presente e possiamo sperimentarne fin da ora la potenza spirituale”.

“Il Regno di Dio è in mezzo a voi”, diceva Gesù ai suoi discepoli. “Questo è il messaggio centrale di ogni missione cristiana”, afferma Papa Francesco. “Quando un cristiano va ad annunciare Gesù – aggiunge a braccio – non va a fare proselitismo come se fosse un tifoso che cerca più aderenti per la sua squadra. Va semplicemente ad annunciare ‘il Regno di Dio è in mezzo a voi’. E così un missionario prepara la strada a Gesù che va ad incontrare il suo popolo”.

“Dio – rimarca il Papa –  viene a stabilire la sua signoria nella nostra storia, nella nostra vita di ogni giorno; e là dove essa viene accolta con fede e umiltà germogliano l’amore, la gioia e la pace”. Dopo la preghiera dell’Angelus, Francesco saluta i fedeli in piazza San Pietro augurando una buona domenica e un buon cammino di Avvento. Dà quindi appuntamento a giovedì 8 dicembre, per la festa di Maria Immacolata, raccomandando: “In questi giorni preghiamo uniti chiedendo la sua materna intercessione per la conversione dei cuori e il dono della pace”.

Dal suo account Twitter @pontifex, il Santo Padre ha poi scritto: “L’Avvento è il tempo per preparare i nostri cuori ad accogliere Cristo Salvatore, nostra speranza”

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