MARCHE – Frazioni tutte raggiunte, poche strade di accesso ai centri abitati ancora da liberare.
Nessuna zona comunque è ancora isolata. Massimo impegno per risolvere le criticità rimaste nelle ultime poche frazioni ancora bloccate dalla neve nell’Ascolano dove sono stati convogliati ulteriori mezzi che hanno terminato altri interventi. In ogni caso sono garantiti l’assistenza sanitaria e i generi di prima necessità alle persone rimaste sul posto e la possibilità di spostarsi per tutti coloro che lo richiedono con l’aiuto delle squadre di soccorso.
Ieri controllo incrociato dei dati con i sindaci e con tutte le forze impegnate sul territorio, oltre che sul montoriaggio dei rischi valanghe e esondazioni. Per quanto riguarda il rischio valanghe, i tecnici della protezione civile informano che in base alle ultime osservazioni il manto nevoso si sta consolidando in considerazione del fatto che le temperature si stanno alzando in maniera molto graduale.
Resta alta tuttavia l’attenzione rispetto alle strade che corrono lungo le scarpate, poiché potrebbero verificarsi fenomeni localizzati di scivolamento di piccole porzioni di masse nevose. I tecnici sono al lavoro per i rilievi e per monitorare costantemente la situazione, senza l’ausilio, per il momento, dei sorvoli aerei, impossibili a causa delle condizioni metereologiche che determinano scarsa visibilità.
Sotto controllo le condizioni dei fiumi, che dovrebbero rimanere invariate, in quanto per oggi sono al momento previste pochissime piogge.
Sul versante Enel, restano circa 200 utenze da riattivare, tutte nell’ascolano. Oggi i tecnici si sono concentrati sulla soluzione di problemi puntuali di singole frazioni o centri abitati, segnalati al numero dedicato per interruzioni e disservizi.
Ieri pomeriggio e’ stata riattivata l’energia elettrica per l’alimentazione del ripetitore sul Monte Ascensione. E’ stato quindi scongiurato il pericolo di blackout delle comunicazioni telefoniche.
In corso di risoluzione i problemi sulla strada di Sarnano-Sassotetto dove si sta operando per riaprire la viabilità interrotta da un cumulo valanghivo che si è assestato.
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