CampioneDi Paola Travaglini

MARTINSICURO – “Don’t tell me you can’t (“Non dirmi che non puoi”) è stato il tema della serata organizzata dai Pattinatori Bosica Martinsicuro che ha visto la toccante testimonianza di Francesco Bettella nuotatore affetto da neuropatia progressiva malattia genetica diagnosticatagli all’età di due anni .

Classe 1989, il nuotatore/ingegnere, ha iniziato a prendere confidenza con l’acqua fin da piccolo anche grazie ai genitori che lo accompagnavano in piscina.
Per lui il nuoto ha rappresentato e rappresenta lo sport più completo a livello fisico e decide per questo di frequentare corsi FIN fino ai tredici anni.

Lascia momentaneamente perchè non è più soddisfatto ma poco dopo inizia la sua nuova avventura con l”A.S.P.E.A Padova società che permette ad atleti disabili di praticare sport a livello agonistico.
Iniziano le prime soddisfazioni che gli danno la giusta carica per esordire nel 2009 in nazionale.
Nel 2010 i Campionati Mondiali IPC ad Eindhoven dove conquista il bronzo nei 200 m stile libero, che conferma anche ai Campionati Europei IPC di Berlino del luglio 2011.

In questi anni frequenta anche la facoltà di ingegneria meccanica. “La triennale- dice Francesco– è stata impegnativa. Non era affatto facile conciliare studio e sport ma quando ci prefissiamo degli obiettivi, questi si portano avanti nonostante i tanti sacrifici da fare.

Nel 2012 la sua prima esperienza paraolimpica a Londra, dove ottiene un quinto e settimo posto nei 100 e 200 m stile libero vissuta con grande emozione.
Dopo aver partecipato ai campionati mondiali di Montreal , nel 2013 ,si avvera l’altro suo sogno portando a termine la laurea triennale e scrivendosi a quella magistrale.

Nel 2016 il coronamento di una vita: laurea magistrale e 2 medaglie olimpiche alle Olimpiadi di Rio dove rispetto a Londra viene accolto in modo caloroso dalla gente del posto .

Francesco è già proiettato con la mente verso il prossimo mondiale in Messico che si terrà in ottobre.

“E’ troppo presto – conclude- per guardare ai Giochi di Tokyo del 2020; vado avanti anno per anno. Non posso fare previsioni a lungo termine anche perchè se inizierò anche a lavorare presso un’azienda sarà piu’ difficile allenarsi con costanza “.

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