DIOCESI – “Questo non è tempo di recriminazioni o di nostalgie, è tempo di speranza è tempo per rallegrarci ed esultare…Parto da una frase che si legge nelle prime pagine del libro del nostro Presidente Nazionale Matteo Truffelli Credenti inquieti”. Con queste parole si è aperta la relazione letta da Andrea Persiani e da Gemma Testa durante la XVI Assemblea elettiva diocesana dell’Azione Cattolica di San Benedetto del Tronto tenutasi ieri, domenica 19 febbraio, presso il Biancazzurro di San Benedetto del Tronto.
Nei prossimi giorni pubblicheremo tutte le relazioni dei vari settori.

Andrea Persiani: “Diceva don Primo Mazzolari che «le più belle pagine della Chiesa» sono state «scritte dalle anime inquiete». Non da «coloro che trovano tutto a posto, che non avvertono nessuna stonatura, che placidamente si svegliano, mangiano, ruminano, s’addormentano». Credenti di questo tipo, continuava Mazzolari, «saranno degli ottimi funzionari e dei subordinati esemplari, mai degli apostoli. E c’è da chiedersi se, spegnendo l’inquietudine non si spenga pure lo spirito».
Il settore adulti
ha navigato in questo triennio con la “road map” del Vangelo individuando gli orizzonti sui quali ha puntato lo sguardo futuro. Abbiamo abbracciato lo stile “sottosopra” per farci interrogare dal momento presente e sentirci “chiesa in uscita”. Abbiamo iniziato a dare corpo a veri esercizi di laicità, lasciandoci provocare dalla Parola per passare da una spiritualità che va “dallo straordinario alla mistica del quotidiano” per dirla con le parole dell’Evangelii Gaudium di papa Francesco.
Il lavoro fatto è stato quello di “rinnovamento del metodo” puntando sulla formazione di una “equipe”diocesana che poi diventasse da stimolo nelle diverse realtà parrocchiali di AC. Abbiamo iniziato il nostro cammino con l’ABC adulti inteso come occasione di formazione al linguaggio e ai metodi dell’Azione Cattolica. Le modalità’ proposte sono state di tipo laboratoriale poiché si e cercato in equipe di individuare i principali interessi dell’adulto e innestare percorsi che aiutassero ciascuno nella crescita personale di cristiano. Per troppo tempo si è pensato che la formazione di AC si limitasse ai bambini e ai giovani, ormai è opinione condivisa che il bisogno di formazione del cristiano continui anche in età adulta. Prima con Rossella e poi con Gemma, senza dimenticare il prezioso aiuto del nostro assistente don Lanfranco, abbiamo realizzato, insieme a tutta l’equipe, non con un linguaggio ecclesialese ma con input di vita vera, un impasto mai distante dalla realtà in cui la creatività ne è stato il principale ingrediente. I principali eventi realizzati in questo triennio sono stati gli Spazi dedicati agli adulti sia nei tre meeting della pace che durante le Feste degli Incontri, fatti non solo di ascolto ma anche di laboratori in cui ognuno ha potuto sperimentarsi in prima persona.

Grazie a questa esperienza si è avuta la possibilità di conoscere non solo nuove persone ma anche comprendere che l’adulto è un crocevia di interessi, sogni e solchi con i quali mi piacerebbe continuare a confrontarmi e crescere. Inoltre il confronto non si è fermato all’interno del nostro Settore ma ci sono stati proficui momenti di condivisione con il Settore Giovani, l’ACR e il MLAC; inoltre abbiamo cercato di andare concretamente in uscita, affrontando questioni attuali di carattere sociale come la famiglia, le relazioni, il problema del lavoro, l’accoglienza dei rifugiati e delle vittime di tratta e soprattutto le difficoltà che si vivono nel progettare il proprio futuro in un contesto socio-economico globale fatto di precarietà e di continui mutamenti. Questo approccio fa scoprire una nuova figura di adulto di AC, distante dallo stereotipo del soggetto imperturbabile “chiuso in sagrestia”. Al contrario esso un soggetto complesso, desideroso di conoscere, crescere e mettersi in gioco, per divenire un Cristiano capace, non di subire il mondo esterno, ma di potervi partecipare attivamente dando un suo originale contributo.

Gemma: “A differenza di Andrea, ho transitato dall’Acr, continuando il mio viaggio con gli Adulti. È stata un’esperienza ancora più esaltante dai a livello umano che di collaborazione associativa a cui mi piacerebbe dare un seguito.
L’orizzonte raggiunto è ancora in stile “sottosopra”. Il gruppo adulti delle nostre parrocchie fa da supporto a tutto campo: nella catechesi e in tante altre iniziative…. Il grosso lavoro fatto in questo triennio è stato quello di ritagliare tempo e spazio per la preghiera e la formazione degli adulti stessi! Con lo spirito delle Beatitudini ci sentiamo rallegrati e grati, ma ancora in cammino per un viaggio che prima di essere su sabbie o asfalto è cammino per le strade dell’anima”.

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