Di Paola Travaglini
MONTEPRANDONE -Domenica 19 Febbraio presso la Sala Giovanni Paolo II della Chiesa Sacro Cuore di Centobuchi, è stato presentato il libro autobiografico di Don Remo Burrasca parroco della comunità per 44 anni, “Le mie Memorie “.
“Un appuntamento importante e sentito- ha affermato il sindaco Stefano Stracci– Il 23 sarebbe stato il suo 91° compleanno e venendo oggi a festeggiarlo siamo anche venuti a prendere il suo ultimo regalo che è contenuto in questo libro frutto di una raccolta di appunti e fotografie .
In qualche modo ci permette di conservare ancora piu’ vivida la memoria di una persona che se ne è andata ma che in realtà non ci ha mai lasciato perchè rimane nel ricordo di ciascuno di noi facendo parte del patrimonio collettivo di chi ancora non l’ha conosciuto . Grande è stata la soddisfazione nel vederlo tra le mani perchè il lavoro che c’è stato dietro è risultato travagliato. L’idea di farne un libro è nata nel 2011 quando ricevette la cittadinanza onoraria .Don Remo aveva il desiderio di lasciare un qualcosa da distribuire al comune e ai parrocchiani ,tanta necessità di stamparlo come a voler far capire che il tempo non era una variabile per lui indipendente .
Diverse le testimonianze durante le due ore tra cui quella del suo amico, il Prof. Tito Pasqualetti che dice “Il libro va letto tutto d’un fiato “.
Un libro che rappresenta un documento storico anche per il Comune in cui si intrecciano vicende personali e quelle di una comunità che cresceva di anno in anno.
Nella prima parte viene descritta la sua storia di quando nel lontano 1957 ricevette l’incarico dall’allora vescovo Vincenzo Radicioni di diventare parroco di un piccolo borgo chiamato Centobuchi . Da Colonnella scese in sella alla sua moto per raggiungere questo posto che era situato in aperta campagna .
Don Remo ha fatto tanto e secondo degli studi in quegli anni si è avuta una crescita demografica maggiore rispetto agli altri comuni della vallata passando da 800 a 13.000 abitanti . Conosceva personalmente le persone partecipando attivamente alla vita della comunità , si ricordava ogni particolare ,. Era un grande innovatore .
“Non ci puo’ essere benessere economico se non si crea lavoro” così diceva . Apparentemente burbero ma con un grande cuore e una grande dignità, una persona cordiale , umana e disponibile: così lo ricordano suor Ignazia e Don Alfonso.
Per la realizzazione del testo hanno collaborato Denise Tranquilli, Anna Calvaresi e Fernando Ciarrocchi del Comune. Si ringraziano anche tutti i presenti che sono intervenuti per ricordare Don Remo dallo storico Saturnino Loggi, al presidente della Pro Loco Bruno Giobbi, all’ex presidente Banca Picena Truentina Gino Gasparretti, agli ex ed attuali amministratori, agli ex ragazzi ormai diventati adulti . (Paola Travaglini).
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