DIOCESI – “Eccoci qua alla fine di questo cammino che ci ha visto insieme in questo triennio, per raccontare la gioia dell’esperienza condivisa in questa grande famiglia che è l’AC, a servizio dei ragazzi che con coraggio, volontà e determinazione hanno raccontato in maniera spettacolare a questa assemblea la bellezza di essere parte di un’ associazione in cui camminano insieme bambini, ragazzi, giovani e adulti”.
Con queste parole si è aperta la relazione letta da Lorenzo Felici e Simone Gasperi durante la XVI Assemblea elettiva diocesana dell’Azione Cattolica di San Benedetto del Tronto tenutasi domenica, domenica 19 febbraio, presso il Biancazzurro di San Benedetto del Tronto.
Nei prossimi giorni pubblicheremo tutte le relazioni dei vari settori. Leggi Settore Adulti Azione Cattolica, Andrea e Gemma: “L’adulto è un crocevia di interessi, sogni e solchi…”
Simone Gasperi: “Come educatori siamo infatti chiamati a mettere i piccoli al centro, rendere i ragazzi protagonisti perché sono i prediletti del Padre, quelli che nel cuore di Dio hanno un posto speciale. Questo protagonismo esiste però solo in virtù di una relazione, solo se c’è qualcuno che sa dare loro fiducia. Oggi più che mai, per la nostra Chiesa è necessario riscoprire e credere di più nelle capacità dei piccoli di essere annunciatori, testimoni e costruttori del regno di Dio. Il cammino che la nostra associazione gli propone deve, aiutarli, quindi a percepirsi e ad essere sempre più presenza importante all’interno della nostra chiesa e renderli capaci di vivere la corresponsabilità anche nei confronti del nostro paese perché essi sono una ricchezza e un dono prezioso. Lo stile dell’ACR che abbiamo percorso in questi tre anni si è basato sul rivalorizzare la “scelta esperienziale” non leggendola come un artificio educativo per far sembrare più attraente un contenuto cristiano, ma piuttosto introducendo i ragazzi non tanto all’idea di Dio, quando alla familiarità con la persona di Gesù, facendo esperienze insieme, condividendo il cammino, il gruppo, le iniziative, le feste, le celebrazioni, le attività in parrocchia, i campi scuola e tutto quello che la creatività degli educatori riesce a pensare, esperienze che non nascono dalla casualità o dall’improvvisazione, ma sono invece pensate, progettate, preparate con grande cura. Come responsabili, tentiamo di offrirvi oggi, attraverso queste poche righe, una riflessione su come la cura dei ragazzi sia passata obbligatoriamente tramite la cura dei loro educatori di riferimento.
La bella squadra dell’ACR che in questi tre anni ha camminato nelle parrocchie ha sicuramente dei “pezzi” importanti che le permettono di funzionare. Tra questi non possiamo non ricordarne due. Nella cura degli educatori un ruolo fondamentale lo ha giocato la nostra equipe diocesana. Un’ equipe variegata, per provenienza territoriale, stili, e conoscenza associativa, ma che è stata capace di trovare unione nell’obiettivo che si era proposta: rendere bella l’esperienza del cammino ACR”.
Lorenzo Felici: “Grazie a chi è partito con noi, grazie a chi si è aggregato, grazie a chi non sempre ha potuto dare una mano concretamente ma sapevamo che il suo sostegno non sarebbe mai mancato. Un’equipe dove non sono mancati i momenti di tensione o di incomprensione, ma che non hanno scalfito i rapporti perché costruiti incontro dopo incontro, su relazioni vere e significative alla luce del Vangelo. Grazie perché dietro ad ogni compleanno festeggiato (anche se ne manca ancora qualcuno da recuperare) c’è stata la voglia di crescere insieme. All’interno dell’equipe, un punto fondamentale è stato il nostro assistente Don Gianluca Rosati, che con la sua preziosa presenza ci ha guidati sulla strada del servizio per renderci validi testimoni di fede per i ragazzi che il Signore ci ha affidato. Un assistente che ci ha fatto sperimentare quanto una vera e autentica relazione sia il modo più efficace per camminare insieme, allargando i nostri orizzonti e mettere il “turbo” alla nostra ACR. Un ringraziamento è doveroso per averci sopportato e supportato in questi anni e per aver collaborato con competenza nella stesura delle guide nazionali ACR. In questi anni abbiamo puntato i nostri sforzi soprattutto sulla formazione per l’utilizzo delle guide affinché ogni educatore possa essere direttamente coinvolto per la scoperta dell’iniziativa annuale proposta. Sperando che questo lavoro possa sempre più rendere l’ACR strumento a servizio della catechesi. “Crediamo, infatti che parlare di percorso di fede per i più piccoli, accompagnare i bambini e i ragazzi nel loro cammino di iniziazione cristiana sia per ciascun educatore un raccontare la bellezza di riconoscere, ogni giorno, che il Signore è presente, che la grazia dei sacramenti salva e guarisce; è non dimenticare mai che è la comunità che educa e che è possibile e bello oggi educare a diventare cristiani ed essere persone che sanno rimanere con il Signore della vita, andare per le strade ad annunciare il suo amore, gioire per il dono della vita!1 ” Buon cammino a servizio dei piccoli!”
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