“Rileggere le pratiche pastorali; in ascolto dei giovani; un’esperienza di cammino”: sono queste i tre “passi” del cammino (2016-2018) che la Chiesa italiana intende percorrere in vista del Sinodo dei vescovi del 2018. A illustrarli ieri agli oltre 700 incaricati di 165 diocesi, tra cui Marco Sprecacé, presenti al convegno nazionale di Pastorale giovanile, in corso a Bologna, è stato don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale della Cei (Snpg) per la pastorale giovanile.
“Non si tratta di rifare da capo la pastorale giovanile. Si tratta piuttosto di ripensarla a partire dal cammino di ogni singolo territorio – ha spiegato il sacerdote –; si tratta di offrire strumenti di rilettura del questionario proposto dal Sinodo anche attraverso una sussidiazione appropriata”. Da qui la necessità di “aprire percorsi di alleanza educativa sul territorio nelle diocesi e nelle parrocchie, alzare le competenze educative, decidendo come formare gli educatori”. Sul secondo passo don Falabretti ha rimarcato che “una Chiesa che va verso il mondo contemporaneo non ha paura di ascoltarne le voci e le istanze”. Adottare strumenti come “una tenda in piazza dove trovano posto le domande e le attese dei giovani anche a proposito della Chiesa, siti internet e social che lancino provocazioni e permettano a tutti i giovani di mandare messaggi di riflessione o video di contenuto” può essere utile. Richiamando il terzo passo, il responsabile della pastorale giovanile ha sottolineato: “L’Italia è terra di Santi. I molti luoghi di spiritualità possono, dunque, diventare un cammino effettivo che muova la Chiesa Italiana per le strade dei pellegrini”. Due i tempi proposti dal sacerdote: “Un primo momento come cammino diffuso sul territorio nazionale con i grandi luoghi di spiritualità come meta di pellegrinaggio e un secondo momento di ritrovo a Roma per una grande veglia di preghiera, probabilmente con il Papa”.
Le tappe del cammino avranno questa cronologia: dopo la ricezione del documento preparatorio avvenuta a gennaio 2017, a primavera di quest’anno verrà dato il “mandato alle diocesi”, in ottobre 2017 la consegna del questionario sinodale, dal novembre del 2017 fino al maggio del 2018 avrà luogo la rilettura delle pratiche pastorali e l’ascolto dei giovani e nell’estate del 2018 l’esperienza di cammino comune per arrivare al Sinodo. Senza dimenticare che a gennaio del 2019 avrà luogo la Gmg di Panama.
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