“Ridare ai giovani il loro protagonismo” e farli “tornare alla comunità”. Sono i due imperativi consegnati dal cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, arcivescovovo di Tegucigalpa, durante l’incontro promosso ieri, a Roma, dalla Pontificia Università Lateranense, sul tema: “Un Sinodo per i giovani. Percorsi, domande, attese. La Pul si confronta con le prospettive giovanili”. “I giovani – dichiara Maradiaga a ‘Lateran tv’, l’emittente dell’ateneo – non sono semplici numeri o noi isolati: sono protagonisti e possono farlo. Bisogna organizzare la gioventù, farli uscire da quell’isolamento che è una delle conseguenze della loro modalità di comunicare, con i telefonini o con gli iPad”. Una modalità, questa, che per il porporato “fa sì che i giovani pensino che stanno comunicando, ma in realtà stanno facendo sé stessi: il loro egoismo cresce”. Di qui la necessità di “tornare alla comunità”: “Una delle caratteristiche del dopo-Concilio – ricorda Maradiaga – è quella di voler far crescere comunità di giovani, non semplicemente gruppi di giovani: comunità dove si condividono la fede, gli ideali e i programmi di vita”.
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