di Giancarla Montali
Missionari sono coloro che sono mandati, ma non necessariamente in un luogo, la missione appunto in terra d’Africa o d’Asia. Andare e andare, camminare e camminare, questa è la missione; perché è solo andando che si sta con Gesù, la sua stessa vita fu itinerante senza fissa dimora. E camminando si osservano le piccole cose, la bellezza della natura e la bellezza dell’altro che incontri. Lo stesso Papa Francesco ricorda a ogni cristiano che essere discepolo di Gesù implica essere nello stesso tempo missionario (EG n. 1201). “Io sono una missione su questa terra” (n. 273). La Chiesa stessa è già missione prima di fare missione, la Chiesa è il popolo che Dio ha scelto per proclamare nel mondo le meraviglie di Colui che l’ha creato. La Chiesa “in uscita” è missione essa stessa e Papa Francesco considera i cristiani “discepoli-missionari”, non “discepoli e missionari”; anzi essi sono missionari proprio perché discepoli. Missionari oggi siamo tutti noi in quanto facenti parte di quella Chiesa in uscita tanto auspicata da Papa Francesco ed è la nostra testimonianza di vita, gioiosa, capace di far crescere la Chiesa per attrazione, condividendo con tutti la gioiosa certezza che ogni essere è amato e unico davanti a Dio, che attraverso suo Figlio Gesù lo ha salvato e che fa bello essere missionari oggi.
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