ZENIT / di Marina Droujinina
Il diciannovesimo viaggio apostolico di Papa Francesco a Fatima sembra avere un sapore particolare così come è stato per i suoi tre predecessori.
Francesco è quindi il quarto papa che visita i luoghi dove i tre pastorelli furono protagonisti delle apparizioni mariane, che iniziarono nel 1917 e vennero riconosciute dalla Chiesa cattolica nel 1930.
Prima di Francesco a Fatima è stata visitata da Paolo VI (1967), Giovanni Paolo II (1982, 1991 e 2000) e Benedetto XVI (2010).
Non solo questi papi pellegrini, però, hanno avuto un legame molto stretto con Fatima, con le sue apparizioni e con il “segreto” lasciato ai pastorelli. Già Benedetto XV, eletto pontefice nel 1913, si ritrovò, come accadde anche ai suoi successori, ad entrare in “contatto” con le apparizioni portoghesi.
Benedetto XV, otto giorni dopo la prima apparizione, pregò con fervore la Santa Vergine per la pace nel mondo, dilaniato all’epoca dalla Prima Guerra Mondiale, chiedendo la sua potente intercessione come “Regina della pace” – espressione aggiunta poi in modo permanente alle Litanie Lauretane -. Nell’aprile 1918, dopo la restaurazione della diocesi di Leiria, inviò una lettera ai vescovi portoghesi in merito alle apparizioni, sottolineando l’aiuto “straordinario della Madre di Dio”.
Nel 1929, Pio IX, durante la sua visita al Pontificio Collegio Portoghese di Roma, offre ai seminaristi una replica della Vergine di Fatima. Nel 1930 viene concessa l’indulgenza plenaria, una volta al mese, per i pellegrini a Fatima, e l’indulgenza parziale a chi avesse visitato il santuario delle apparizioni e pregato per le intenzioni del Santo Padre.
Ma il 13 ottobre 1930 viene finalmente dato l’annuncio tanto atteso da devoti e pellegrini: il vescovo di Leiria, mons. José Alves Correia da Silva, con la lettera pastorale “A Providência Divina”, annuncia i risultati delle indagini svolte dalla Santa Sede e proclama ufficiale il culto alla Vergine di Fatima.
Anche Pio XII era molto legato a Fatima. Nel 1940 si rivolse nell’enciclica “Saeculo Exeunte” ai cattolici portoghesi. Nell’ottobre del 1942, consacrò il mondo – e in particolare la Russia – al Cuore Immacolato di Maria. Nel 1954, riferendosi alla Madonna di Fatima, pubblicò l’enciclica “Ad Caeli Reginam”.
Durante le cerimonie di chiusura del Vaticano II, nel 1964, Paolo VI rinnovò la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, promettendo l’invio di una “Rosa d’oro” in dono al santuario portoghese per affidare la Chiesa intera a Maria. Il 13 maggio 1967, sarà Paolo VI in persona a recarsi in pellegrinaggio a Fatima.
Invece, sono state ben tre le visite apostoliche di Giovanni Paolo II a Fatima che, nella prima del 1982, dichiarò: “Sono in Portogallo, per realizzare un sogno da molto accarezzato, come uomo di Chiesa e desideroso di conoscere direttamente Fatima”.
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