ZENIT / di Marina Droujinina

In un appello rivolto alla classe politica del loro Paese, i leader delle comunità religiose in Albania hanno chiesto “un dialogo sincero a tutti i livelli”. Lo riferisce L’Osservatore Romano nella sua edizione del 18-19 maggio 2017.

Nel loro messaggio, i leader della comunità musulmana, della Chiesa ortodossa autocefala, della Chiesa cattolica, della comunità Bektashi e della Fraternità evangelica dichiarano di “sentire una grande responsabilità spirituale e morale verso i credenti delle nostre comunità, così pure per l’intera società albanese”.

I capi religiosi, che lamentano “una mancanza di volontà di avviare un dialogo per trovare soluzioni ai problemi del Paese e soprattutto per la questione delle elezioni, che sono uno strumento indispensabile per la nostra democrazia”, invitano perciò i politici a “costruire ponti e non muri”.

I leader religiosi dell’Albania si preoccupano inoltre per “la retorica violenta e sprezzante” da parte di coloro che coprono cariche pubbliche rilevanti e per “il fenomeno della produzione e diffusione della droga, che reca un grave danno alla popolazione e al futuro del paese”.

L’Albania è uno dei pochi Paesi europei visitati da papa Francesco. Il 21 settembre 2014 si recò a Tirana, dove ha incontrato anche le varie comunità religiose.

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