“Look around” è stato uno scambio multiculturale di giovani organizzato dalla Fondazione FAQM con partner internazionali  svolto a Kazimierz Dolny, in Polonia dal 09 al 17 giugno 2017. Ha riunito 30 partecipanti e leader provenienti da 6 paesi: Armenia, Georgia, Ucraina, Spagna, Italia , Polonia. L’obiettivo principale del progetto era quello di riunire giovani di diverso background culturale e di creare una piattaforma per la comprensione e il dialogo interculturale. Introducendo diverse attività interne ed esterne abbiamo cercato di sensibilizzare le diverse culture e promuovere la tolleranza, la comprensione e il rispetto verso altre culture, incoraggiandoli ad essere attivi nella loro società e combattere la discriminazione e gli stereotipi esistenti. Il progetto è stato la nostra risposta a un crescente interesse per questioni europee come l’identità europea nel contesto dei rifugiati, La cittadinanza, l’unità della diversità e dei valori comuni.

I partecipanti italiani al progetto dell’Istituto Marcucci sono stati Giorgia Stoppaccioli, Naomi Damiani, Vlad Pivavar e Benedetta Bartolomeo, i quali hanno avuto la possibilità di essere coinvolti nelle discussioni e mostrare Le loro idee e la loro opinione sugli argomenti europei e sull’importanza di essere cittadini attivi a livello europeo. La seconda parte importante dello scambio di giovani è stata l’auto-riflessione sul proprio processo di apprendimento e la scoperta dei vantaggi dell’apprendimento attraverso l’istruzione non formale. Attraverso i vari workshop e le attività i giovani potrebbero sperimentare e scoprire il proprio potenziale nella costruzione della tolleranza e uniti nella diversità dell’Europa. Hanno appreso la diversità culturale e hanno sviluppato la loro conoscenza che li hanno aiutati a rompere gli stereotipi. La lingua di lavoro durante l’incontro era l’inglese, ma abbiamo anche introdotto le lingue nazionali come una parte importante delle culture nazionali d’Europa. Ci siamo concentrati sull’auto-riflessione sull’Europa come HOME per i suoi cittadini e per i visitatori di altri paesi. I partecipanti stavano riflettendo sulla parola HOME in senso più grande – Europa come HOME per tutti i cittadini europei. L’Europa può essere la nostra casa comune. !La visione di Europa – dice Alceste Aubert, responsabile progettazione Erasmus “Istituto Marcucci – “a mio avviso più corretta è quella di una casa, in costruzione continua, , che accoglie i membri della famiglia, i quali, nel rispetto delle differenze, sviluppano un comune sentire. Una famiglia di cittadini e di Stati dove solidarietà e responsabilità vadano di pari passo. Una casa Europa aperta e attenta a chi ha più bisogno, dentro e fuori dei propri confini. In questa ottica, l’Europa diventa un bene comune, e nella Casa Europa ogni cittadino, ogni comunità, ogni Stato, deve mettere da parte il proprio interesse e lavorare per il bene comune.”

 

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *