“Londra è una città abituata a fare i conti con il terrorismo, e il panico che questo diffonde, dai tempi dell’Ira, l’esercito nordirlandese che combatteva per un’Irlanda unita, e sono sicuro che saprà superare la crisi di questi mesi nei quali si succedono gli attentati anche se rischiano di danneggiare il turismo”. Padre Andrea Fulco , pallottino, parroco della st. Peter’s Church a Clerkenwell, la Chiesa degli italiani a Londra, dall’800 punto di riferimento degli immigrati italiani, vive nella capitale britannica dal 2014 ma, anche prima di trasferirsi qui, aveva abitato nella capitale per brevi periodi per motivi di studio.
Tagliar fuori l’immigrazione. “Si tratta di una mia opinione personale ma non penso che gli attacchi terroristici siano dovuti a una guerra di religione”, spiega al Sir. “Piuttosto esprimono il dissenso nei confronti di un sistema politico che vuole tagliare fuori l’immigrazione e che è da rivedere e ridimensionare”. Parole di peso alla luce anche dell’attentato di ieri, con un furgone lanciato contro un gruppo di fedeli all’uscita da una moschea che aveva appena terminato la preghiera del Ramadan. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan , anch’egli musulmano, ha condannato il “terribile attacco terroristico contro persone innocenti”. “È un attacco deliberato contro innocenti londinesi, molti dei quali stavano terminando le loro preghiere del Ramadan. Se da una parte questo sembra essere un attacco contro una specifica comunità, come i terribili attacchi a Manchester, Westminster e al London Bridge, si tratta anche di un assalto a tutti i nostri valori condivisi di tolleranza, libertà e rispetto”.
Ricordo e preghiera per Gloria e Marco. Il pensiero di padre Fulco va anche a Gloria Trevisan e Marco Gottardi, i due italiani morti nella Grenfell Tower per il quale il sacerdote ha pregato insieme alla sua parrocchia. “È chiaro che la torre non era stata attrezzata adeguatamente per gli incendi per motivi di costi. È gravissimo e la responsabilità è delle autorità competenti”. Poi aggiunge: “Quell’incendio ci ricorda quanto sia cara la capitale britannica e il divario che esiste tra lo stipendio e il tipo di abitazione che le persone possono permettersi”.
“Brexit è stato strumentalizzato”. Il parroco di st. Peter nota anche un calo dell’arrivo degli italiani in cerca di lavoro a Londra proprio mentre cominciano i negoziati sul Brexit tra Londra e Bruxelles. “Il Brexit è stato strumentalizzato, nei mesi scorsi, dai mezzi di informazione, che hanno diffuso la paura che non fosse più possibile vivere e lavorare a Londra”, spiega il religioso. “In mancanza di fatti concreti si è generata molta confusione e i nuovi arrivi dall’Italia sono calati anche se l’offerta di lavoro a Londra, nel settore della ristorazione, è la stessa”.
Sostenere e aiutare questa città. “Sono sicuro che gli italiani, che hanno già un lavoro qui, non hanno nulla da temere anche se potrebbero dover regolarizzare la loro situazione per quanto riguarda la residenza, se non l’hanno già trasferita qui”. Il parroco degli italiani di Londra è convinto che il Brexit, che verrà negoziato nei prossimi mesi, non sarà “hard”, ovvero non comporterà una rottura definitiva, senza un accordo su questioni come la libera circolazione delle persone e l’accesso al mercato unico europeo. “Dentro la comunità italiana sento la speranza e anche la convinzione che questo addio all’Unione europea sarà meno drammatico di quanto è stato immaginato all’inizio”. “Londra – aggiunge – attraversa un momento difficile ed è compito dei nostri connazionali, che sono circa 400mila, sostenere e aiutare la città”. “Gli attacchi terroristici e il Brexit sono sfide che dobbiamo affrontare con fiducia”.
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