Sono 12.239 i minorenni arrivati in Italia nei primi 6 mesi del 2017 e il 93% di loro ha viaggiato da solo. È quanto emerge dallo studio su “Bambini migranti in Italia e in Grecia” realizzato da Reach per l’Unicef, che l’ha diffuso ieri. Secondo le indagini, oltre 100mila minorenni rifugiati e migranti, dei quali oltre 33.800 non accompagnati e separati, sono arrivati in Europa nel 2016. Per il 75% di quelli arrivati in Italia, la decisione di mettersi in viaggio da solo è stata presa di propria iniziativa e inizialmente non avevano intenzione di raggiungere l’Europa. A spingere i minorenni a lasciare l’Africa, si legge in una nota, è “la violenza a casa, ma anche privazioni e conflitti”. Per la maggior parte di loro “sono stati i traumi sistematici e gli abusi a cui hanno assistito o subito in Libia a portarli alla fuga verso l’Europa e a spingerli a intraprendere la terrificante rotta del Mediterraneo centrale”. “Ciò che colpisce maggiormente di questo studio – afferma Afshan Khan, direttore regionale dell’Unicef per Europa e Asia centrale – è che mostra per la prima volta che le ragioni che spingono i minorenni a lasciare le loro case sono in gran parte molte di più rispetto a quelle identificate in precedenza, e minori i fattori di attrazione che li portano verso l’Europa”.
Dalle interviste condotte nelle due principali porte d’Europa – Italia e Grecia – su un campione di 850 minori fra i 15 e i 17 anni, emerge – all’unanimità – che “il tempo trascorso in Libia è stata la parte più traumatizzante del loro viaggio via terra”. Circa la metà di loro (47%) ha dichiarato di essere stato rapito a scopo di estorsione in Libia, mentre il 23% ha dichiarato di essere stato arrestato arbitrariamente e trattenuto in prigione senza accuse. La maggioranza proviene da diversi paesi dell’Africa subsahariana, ma alcuni da posti lontani come il Bangladesh. Significative le differenze tra i minori arrivati in Italia e in Grecia. Quelli accolti nel nostro Paese sono in maggioranza maschi, non accompagnati, tra i 16 e i 17 anni. I minorenni in Grecia hanno tendenzialmente preso la decisione di migrare con le famiglie arrivando insieme (il 91% dei minorenni intervistati) e sono in egual misura ragazzi e ragazze e di tutte le fasce d’età.
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