“I bambini dello Yemen, a differenza dei ribelli Houti o dell’Arabia Saudita non fanno notizia, esattamente come quelli siriani nei primi 3 anni di conflitto, è una vergogna mondiale”: lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia. “Gli appelli disperati dell’Onu sembrano non smuovere le coscienze globali – afferma -. Le strade della città di Sana’a sono diventate campi di battaglia e le persone sono intrappolate nelle loro case, incapaci di spostarsi in cerca di sicurezza e assistenza medica e di accedere a beni di prima necessità come cibo, carburante e acqua sicura. Scuole e ospedali sono andati distrutti ed è in corso la più grave epidemia di colera degli ultimi decenni”. Quasi 400.000 bambini, ricorda l’Unicef, rischiano la vita per malnutrizione acuta grave e oltre otto milioni di yemeniti potrebbero morire di fame senza un’assistenza alimentare urgente.

Oggi, nello Yemen, un bambino muore ogni 10 minuti per cause prevenibili o curabili, una vera ecatombe che peggiorerà nei prossimi giorni – sottolinea Iacomini -.

Lo Yemen è ad oggi il luogo al mondo più pericoloso per i bambini. Più di 11 milioni di bambini yemeniti hanno un bisogno urgente di assistenza umanitaria. Sono già morti 5000 bimbi innocenti a causa del conflitto, prima che diventino 50mila il mondo deve aprire gli occhi o assisteremo in silenzio all’ennesimo genocidio dell’infanzia degli ultimi 10 anni”.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *