Il Primo pellegrinaggio in Terra Santa per la Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, lo sta vivendo la parrocchia di San Pio V sotto la sapiente guida di Don Giovanni Flammini.
Pubblichiamo il secondo articolo, per leggere il primo clicca qui, con la seconda parte di foto e dell’intervista realizzata a Don Rastislav Dvorovy responsabile per gli ucraini immigrati in Israele, che sta accompagnando i pellegrini di Grottammare.
1) Come mai hai deciso di prestare servizio In Terra Santa?
Mentre ero a Roma il rettore del Seminario mi ha invitato a recarmi in Terra Santa ad insegnare liturgia Bizantina che è la mia specializzazione.
Sono quindi partito da Roma per tenere i corsi, e nel tempo ho deciso di trasferirmi e sono diventato professore ordinario presso la Redentoris Mater in Galilea.
Poco dopo è uscita l’esigenza di accompagnare i cristiani cattolici di espressione Russa e anche cattolici bizantino di espressione ucraina.
Inoltre ho iniziato anche a svolgere il servizio pastorale sia per i Russi che per gli ucraini, poi sono stato invitato dalle comunità degli ebrei messianici (ebrei che hanno creduto in Gesù Cristo, Cristianesimo protestante) che gestiscono le case di riabilitazione per ragazzi con problemi e da anni collaboro con queste comunità nelle case di riabilitazione.
Quest’ultimo è un bell’incontro ecumenico, oltre ad essere anche un modo per avvicinare queste comunità alla Chiesa cattolica.
Il mio impegno principale comunque è di prestare servizio per gli ucraini.
2) Come è il rapporto con le altre religioni?
Se un quartiere è ebraico è ebraico, se è mussulmano è mussulmano, se è cristiano è cristiano, ciascuno vive nella propria comunità e si cerca sempre di stare insieme.
3) In Israele è diffuso l’ateismo?
La maggior parte degli abitanti dello stato di Israele non sono praticanti, è una minoranza quella osservante.
La maggior parte non sono credenti, il paese è secolare anche se secondo le leggi qui non è così perchè un ateo in Israele non è considerato.
Pensate che qui non esiste il matrimonio civile, la legge non lo riconosce.
Per questo per essere riconosciute, le nozze, devono essere religiose e poi sono considerate come un matrimonio ufficiale.
Anche se uno si dichiara ateo deve scegliere come essere se Cristiano, Mussulmano o Ebreo.
Se per qualunque motivo il matrimonio non si può celebrare in una forma religiosa, la coppia deve andare o a Cipro o Praga dove celebra il matrimonio civile, poi, inseguito, torna in Israele e lo registra.
Tutte le feste statali sono quelle religiose, quella profana è la festa dello Stato d’Israele
4) Come si vive la propria fede cattolica in Terra Santa?
E’ sempre terra di Gesù e dove tu giri, ogni luogo ogni angolo di questa terra ti parla di Gesù e della Bibbia, tu vai a Nazareth riparando la macchina e pensi alla nascita, vai a Gerusalemme per le cose quotidiane e pensi che è il luogo dove è morto e risorto Gesù.
L’ambiente ti offre questa possibilità cioè di pensare ai fatti accaduti nelle Sacre Scritture.
Qui si può vedere contemporaneamente gli Ebrei che corrono per la preghiera al muro del pianto, i Mussulmani che escono dalla spianata e il campanile del Santo Sepolcro e vedi inoltre diverse strade Cristiane che cercano Dio: Armeni Copti, Ortodossi, Cattolici tutto questo provoca una domanda e crea un relativismo e ti chiedi: qual’è la mia strada?
A livello personale ti aiuta nel trovare una risposta nel tuo modo di vivere e il tuo modo di credere, e questo è un fenomeno che puoi trovare solo qui dove tu osservi che queste strade spirituali sono diverse.
Quella tua è quella più giusta, quella più vera? Questo ti aiuta a crescere nella fede perchè qui non c’è questo ambiente come ci può essere in molti paesi cattolici o uniformi dove non ti accorgi delle altre religioni e dove non ti poni più di tante domanda.
ad esempio si dimentica facilmente che c’è questa festa o che è domenica, perchè c’è il giorno lavorativo e perdi il senso della festività Cattolica.
Quindi o ti rovina le idee false e romantiche sulla tua fede e ti spoglia da questo formalismo oppure trovi sotto ai sedimenti un rapporto vivo con il Signore.
La situazione dei cristiani è difficile perchè non riesci a trovare il lavoro, perchè siamo in minoranza e perchè le altre religioni sono molto unite, pensate che i Cristiani che non arrivano nemmeno all’un per cento della popolazione.
Per fortuna ci sono diverse realtà come quella dei Francescani dove i cristiani vengono assunti ed aiutati.
4) Ci puoi raccontare un aneddoto simpatico?
Una volta siamo stati sul monte degli ulivi e raccontavo ai pellegrini della Chiesa e del monastero che era stato costruito nel quarto secolo.
Dopo la mia spiegazione sulla storia, su Gesù e su Sant’Elena una signora che mi pone una domanda: Ma il quarto secolo è stato prima di Cristo o dopo di Cristo?
Un’altra volta un pellegrino di gruppo di cantanti famosi russi dopo esser stati al Santo Sepolcro mi chiese: Ma non c’è niente dentro? non c’è scheletro non c’è nemmeno qualche osso.
Però sono molto contento di poter svolgere questo servizio qui.
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