“Contribuire con il proprio impegno alla rinascita del Paese”, per dare “fiducia al lavoro della politica in un momento difficile ma superabile”.
E’ l’appello rivolto “a ciascun” cittadino italiano dall’associazione “Scienza & Vita” che, alla vigilia della tornata elettorale del 24 e 25 febbraio, esprime la preoccupazione “per la strisciante rassegnazione e volontà di protesta dell’opinione pubblica con la dichiarata propensione di astenersi dal voto”. In vista delle elezioni, “Scienza & Vita” indirizza a tutti i candidati una lettera aperta, dal titolo “Fedeltà al Paese, vincolo sui principi irrinunciabili”. In particolare l’associazione si rivolge a quei candidati, e sono tanti, che condividono il manifesto associativo sul tema “Scienza e cura della vita: educazione alla democrazia”.
Quattro i punti attorno a cui si articola il documento, che dà indicazioni sullo “stile di vita” richiesto ai candidati alle elezioni e sulle modalità di presenza e testimonianza sui cosiddetti “principi non negoziabili”.
Stile di vita coerente. “Uno stile di vita coerente e misurato, dando immagine di una classe politica dedita solo al bene comune”: questa la prima richiesta di “Scienza & Vita”, che esorta i candidati, in secondo luogo, a individuare “tutte le possibili modalità di dialogo, nell’ambito della loro presenza in diverse formazioni politiche, che consentano un lavoro comune sulle questioni antropologiche ed etico-sociali più sensibili che attendono ancora una definizione legislativa”.
Prima i diritti inviolabili. “Salvaguardare quei diritti costituzionali inviolabili, quali la salvaguardia della vita umana e della sua dignità, in tutte le fasi della sua esistenza e in particolare quand’è più vulnerabile: all’inizio e alla fine del ciclo vitale, come anche nella malattia, nella debolezza e nella disabilità”. Questa la terza richiesta contenuta nella lettera aperta. “Tenendo conto – vi si legge subito dopo – di come l’approfondimento su tali temi nell’ambito della riflessione svolta dalla Chiesa cattolica costituisca un contributo di grande rilievo per l’intera società, come pure del fatto che le questioni bioetiche e le emergenze sociali – lo sottolineava di recente il cardinale Bagnasco – interagiscono e vanno affrontate secondo modalità fra loro coerenti”. Quarto e ultimo punto: la richiesta che i candidati alle elezioni “attingano al lavoro di sensibilizzazione e di studio che l’associazione “Scienza & Vita”, anche grazie ai suoi gruppi locali, continua giornalmente a svolgere per affermare i diritti di tutti gli esseri umani e, soprattutto, dei più deboli”.
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