Leggi il primo articolo: San Benedetto, Caritas Diocesana: “Nuove e vecchie povertà ci interpellano”
DIOCESI – Quanto viene realizzato alla Caritas è opera prima di tutto di tanti volontari, della collaborazione con delle fondazione come la Fondazione Carisap, la Fondazione Sgariglia e altre realtà presenti nel territorio come la cooperativa S. Gemma Galgani, La cooperativa Casa Lella, il Gus. Preziosa è poi la collaborazione con la Onlus S. Teresa D’Avila e fondamentali sono i contributi provenienti dall’8xmille ma anche dalla generosità di tante persone e delle comunità parrocchiali.
Vorremmo ringraziare le Suore del Piccolo Fiore di Betania che vivono in Caritas e tutti i volontari che prestano servizio nelle Caritas parrocchiali ed in particolare quelli della Caritas diocesana. Nel corso del 2017, settimanalmente presso il centro diocesano sono impegnati un centinaio di volontari così suddivisi:
• Centro di Ascolto 8 volontari
• Docce/Barbiere 6 volontari
• Vestiario 20 volontari
• Amministrazione 4 volontari
• Accoglienza 4 volontari
• Cucina/refettorio 23 volontari
• Viveri 7 volontari
• Poliambulatorio 27 volontari
A questi si aggiungono tutti coloro che animano le Caritas parrocchiali. Oltre i volontari la Caritas diocesana può contare su quattro ragazzi del servizio civile e 5 giovani che seguono i progetti di accoglienza.
Siamo ancora lontani dal realizzare quanto auspicava don Tonino Bello, il vescovo che parlava della ‘chiesa del grembiule’: «Le nostre Chiese, purtroppo, sono così. Riscoprono la Parola […]. Celebrano liturgie splendide […]. Quando però si tratta di rimboccarsi le maniche e di cingersi le vesti, c’è sempre un asciugatoio che manca, una brocca che è vuota e un catino che non si trova» (SMAB 6, 552). Il nostro desiderio è realizzare quella convivialità delle differenze che non è solo servire a tavola ma il mettersi a sedere alla stessa mensa fra persone diverse. In altre parole non si tratta soltanto di offrire dei servizi, assicurare delle regole, attuare dei progetti ma prima ancora di intavolare relazioni, farsi dono per l’altro e saper vedere in chiunque arriva la visita di Dio e dei suoi angeli.
Tutto questo richiede una continua formazione.
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