Di don Dino Pirri, tratto dal sito della Parrocchia Madonna della Speranza
La Sacra 2018 ci raggiunge, ricca di occasioni di incontro, di riflessione, di festa e, per noi cristiani, di conversione. Un tempo importante per le comunità cristiane di Grottammare e per l’intera città.
La Sacra 2018 è caratterizzata da una bella novità. La parrocchia e l’amministrazione comunale hanno deciso di non offrire due programmi separati, ma un unico calendario di eventi, evitando la distinzione tra civile e religioso, tra sacro e profano. Innanzitutto, perché la Sacra è un evento che riguarda la fede del nostro popolo: essa fa memoria del dono di papa Alessandro III di celebrare un giubileo e di potere ricevere la grazia dell’indulgenza plenaria. Questa è l’origine e il senso della Sacra. Inoltre, vogliamo anche ricordare che, per i discepoli di Gesù, ogni luogo e ogni tempo è abitato da Dio, ogni persona è, da Lui, amata, e non c’è nulla di autenticamente umano che non riguardi i cristiani. Nello stesso tempo, la consapevolezza che Dio parla anche attraverso i “segni dei tempi”, cioè quegli eventi e quelle circostanze che riguardano la storia umana, tutta intera.
La Sacra 2018 ci chiede di guardare al nostro tempo e alla nostra terra, provando ad interpretare i valori che ci hanno consegnato i Padri, per consegnarne i frutti ai nostri figli. Pensando alla vicenda che ha originato questa amata tradizione, voglio richiamare ai valori della solidarietà, dell’accoglienza e della condivisione, che ciascuno, credente o no, possa realizzare a suo modo. Solo così potremmo superare le “tempeste” attuali e approdare sulle sponde pacifiche di un mondo più giusto e più libero.
La Sacra 2018 ci aiuta anche a comprendere sempre meglio la missione della Chiesa nel mondo contemporaneo, e la sua responsabilità verso gli uomini e le donne del nostro tempo. Papa Francesco, nell’ultima esortazione apostolica Gaudete et exultate, richiama tutti i battezzati a vivere la propria santità nel mondo, cioè a camminare dietro a Gesù, guidati dal Vangelo, rifiutando la tentazione di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente. Prima che la pretesa che il mondo cambi, deve esserci la disponibilità a convertire il proprio cuore. Prima che dichiarare la colpa altrui, riconoscere le responsabilità proprie.
Le parole del Papa siano augurio e promessa, per chiunque vivrà la gioia dell’incontro, la grazia della riflessione, la bellezza della festa e magari la sorpresa della conversione, in questi 15 giorni di Sacra.
«Voglia il Cielo che tu possa riconoscere qual è quella parola, quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire al mondo con la tua vita. Lasciati trasformare, lasciati rinnovare dallo Spirito, affinché ciò sia possibile, e così la tua preziosa missione non andrà perduta. Il Signore la porterà a compimento anche in mezzo ai tuoi errori e ai tuoi momenti negativi, purché tu non abbandoni la via dell’amore e rimanga sempre aperto alla sua azione soprannaturale che purifica e illumina».
La Sacra 2018 è un‘occasione. Per tutti.
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