Con la fine di agosto prendono avvio in tutta Europa gli eventi nell’ambito delle Giornate europee del patrimonio (European Heritage Days, Ehd), iniziativa congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione europea. Ogni anno vengono organizzate oltre 70mila manifestazioni “per sensibilizzare il pubblico al patrimonio comune dell’Europa e alla continua necessità di proteggerlo, far condividere l’esperienza del patrimonio culturale, promuovere la partecipazione e incoraggiare la creatività e l’immaginazione”. “Per la loro natura paneuropea, questi eventi tendono a riunire i cittadini e contribuiscono a far emergere la dimensione europea e il valore del patrimonio culturale nei 50 Stati firmatari della Convenzione culturale europea”. Nel 2018 le Giornate rappresentano il progetto-clou dell’Anno europeo del patrimonio culturale e vorrebbero celebrare “L’arte della condivisione”. L’Anno del patrimonio mira infatti a “incoraggiare le persone a esplorare la cultura ricca e diversificata dell’Europa, nonché a celebrare, proteggere e riflettere sul suo valore unico”.
Gabriella Battaini-Dragoni, vice segretario generale del Consiglio d’Europa, dichiara: “Le Giornate europee del patrimonio sono un’esperienza unica per celebrare la diversità culturale e le storie pittoresche di un’Europa pulsante e diversificata. Questo programma costituisce uno strumento molto efficace per stimolare l’immaginazione e promuovere una vera partecipazione alla vita culturale”. Il Consiglio d’Europa “è particolarmente legato alla sua visione improntata sulla sensibilizzazione alla cultura, uno dei valori fondamentali condivisi dai suoi Stati membri”. Le Giornate “permettono agli europei di scoprire concretamente ciò che li unisce e cosa significhi appartenere a uno spazio comune”.
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