Riaperta ieri a Monteprandone la Chiesa di San Niccolò di Bari, ecco il servizio dedicato alla celebrazione presieduta dal Vescovo Bresciani Stefano Stracci San Niccolò Monteprandone Simone Incicco Ancora On Line Fernando Ciarrocchi
Pubblicato da Nicolas Abbrescia su Lunedì 24 dicembre 2018
MONTEPRANDONE – Monteprandone può vantare un centro storico raccolto, pittoresco, unico. Tra i monumenti principali vi è la Chiesa dedicata a San Nicolò di Bari, un tempo testimonianza Farfense nell’Età di Mezzo e oggetto di rifacimenti con il passar dei secoli che ne fanno una delle testimonianze d’arte religiosa picena più interessanti del XIX secolo. La versione attuale fu realizzata sotto l’egida di Pietro Maggi, archistar dell’epoca proveniente dal Canton Ticino, capace di portare nella provincia ascolana teatri magnifici e chiese ricche di monumenti e significati.
Come altre chiese della Diocesi, anche questa è stata costretta alla chiusura a causa delle ferite dovute alla forza del terremoto del 30 ottobre 2016, ma grazie alla dedizione di Don Gianluca Pelliccioni e all’attento lavoro dell’ingegner Gianni Capriotti, dell’impresa Azzaconi di San Ginesio e di altre realtà imprenditoriali del territorio, questo gioiello è tornato fruibile alla comunità religiosa e a tutti i turisti che vogliono abbinare al Santuario di San Giacomo, la visita del Centro Storico
“I lavori che sono stati eseguiti sono semplicemente la realizzazione del giunto tecnico che separa il campanile dalla chiesa che in fase di sisma martellava la struttura principale”, così ai nostri microfoni il progettista Giovanni Capriotti.
“Successivamente”, ha aggiunto Capriotti, “è stata smontata tutta la muratura in prossimità del campanile ed è stato inserito un giunto tecnico in maniera tale da lasciare libere le due strutture in maniera tale che avessero un comportamento completamente indipendente. Sono stati ricontrollati i tiranti presenti, è stato fatto un lavoro di cerchiatura, di messa in sicurezza dell’abside, in particolare del tetto e della canna”.
La Celebrazione Eucaristica si è svolta alle ore 11 del 23 dicembre, presieduta dal nostro Vescovo Carlo Bresciani e concelebrata dal Parroco Don Gianluca Pelliccioni con la collaborazione del diacono Walter Gandolfi.
La messa ha avuto come principio la lettura del telegramma di Papa Francesco, il quale rivolge il suo benaugurante saluto, esprimendo vivo compiacimento per l’accresciuto decoro dell’edificio sacro, casa di Dio e cuore della comunità.
La Chiesa come cuore della comunità, aspetto più volte dal Vescovo Bresciani nel corso dell’omelia, una chiesa nella quale ritrovarsi, per la preghiera, per i sacramenti, per il dialogo personale con il Signore.
“Noi ci troviamo per rimeditare la parola del Signore, per farla nostra, per accogliere gli stessi sentimenti di Gesù, gli stessi atteggiamenti di Maria. La Chiesa è la prima capanna dove abita veramente il Signore, attraverso la parola che viene annunciata e attraverso il sacramento che viene custodito”.
Monsignor Bresciani ha fatto riferimento alla centralità dell’edificio chiesa nel cuore di un centro cittadino, affermando “voi avete dimostrato di voler bene alla vostra Chiesa, continuate a voler bene alla vostra chiesa, al centro della nostra vita non ci può che essere il Signore, ecco il modo di accoglierlo”
Il Vescovo ha concluso dicendo “Dobbiamo dire grazie al Signore, per quello che ci sta donando e che ci ha donato, per il fatto che lui continua ad essere presente in mezzo a noi”.
La Celebrazione si è conclusa con i ringraziamenti del Vescovo a tutti coloro che hanno lavorato per riportare la Chiesa di San Niccolò alla fruizione della comunità parrocchiale e del turismo, in particolare la Sovrintendenza, l’Ufficio diocesano dei beni culturali e tutte le imprese del territorio.
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