Secondo l’Unicef, il primo gennaio, sono nati nel mondo circa 395.072 bambini. Di questi, un quarto solo in Asia Meridionale; in Italia circa 1.335. Nelle città di tutto il mondo, si festeggia non solo l’anno nuovo, ma anche i cittadini più nuovi e più piccoli. Allo scoccare della mezzanotte, Sydney ha dato il benvenuto a circa 168 bambini, Tokyo a 310, Pechino a 605, Madrid a 166, Roma a 89 e New York a 317. In tutto il mondo, le famiglie hanno dato il benvenuto a moltissimi Alexanders e Ayeshas, Zixuans e Zainabs. I nomi più utilizzati in Italia Sofia, Aurora, Leonardo, Alessandro e Lorenzo. Ma in diversi Paesi molti bambini non riceveranno nemmeno un nome, visto che non supereranno il loro primo giorno di vita. Nel 2017, circa 1 milione di bambini sono morti il giorno in cui sono nati, e 2,5 milioni nel loro primo mese di vita. Fra questi bambini, la maggior parte sono morti per cause prevenibili, come nascita prematura, complicanze durante il parto e infezioni come sepsi e polmonite, una violazione del loro diritto fondamentale alla sopravvivenza. Mentre un bambino nato in Italia nel 2019 vivrà probabilmente fino al 2103 – la prospettiva di vita più lunga al mondo con Spagna, Giappone e Svizzera –, un bambino nato in Sierra Leone potrebbe vivere fino al 2072.

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