Nell’intento di promuovere le molte realtà associative presenti sul territorio, abbiamo deciso di intervistare l’Associazione Colonnella LiberaMente, facente parte del comprensorio abruzzese diocesano della suggestiva cittadina di Colonnella (TE). LiberaMente è un’associazione senza scopo di lucro, che interviene in diversi settori inerenti la vita della comunità cittadina, dalla cultura al turismo, passando per l’ambiente e la salute e via discorrendo.
1) Cos’è e come nasce Colonnella LiberaMente? Chi ne fa parte? Finalità e scopi dell’associazione.
L’associazione nasce nel 2010 da un progetto che ha unito persone di diverse identità politiche e culturali, per avviare una serie di iniziative sia culturali che su temi di interesse collettivo, al fine di promuovere Colonnella sul territorio e favorire l’incontro e la socializzazione.
Ad oggi l’associazione è composta da persone di tutte le fasce d’età, dai giovanissimi ai meno giovani, che collaborano attivamente nella realizzazione di eventi culturali, che si svolgono durante l’anno.
2) Quali sono state le iniziative/manifestazioni promosse dall’associazione che hanno riscosso maggior successo?
Fin dalla sua costituzione l’associazione ha organizzato numerose manifestazioni culturali. Tra quelle che riteniamo più significative, l’istituzione a Colonnella, da tre anni, dell’albero di Natale ecologico, le cui luci sono alimentate da un pannello solare e pedalando su speciali biciclette poste ai piedi dell’albero. Un modo per porre l’attenzione sull’importanza del risparmio energetico. Tra le manifestazioni più riuscite, poi, lo spettacolo teatrale di Grazia Scuccimarra, che ha portato a Colonnella spettatori da tutto l’Abruzzo; i concerti estivi ad ingresso gratuito, organizzati in collaborazione con il Comune, con artisti di fama nazionale che hanno riempito Colonnella di migliaia di persone entusiaste (Mannarino, Zibba&Almalibre, Simona Molinari, Funk Off).
Un’altra iniziativa, che ha avuto molto successo la scorsa estate, è stata la mostra Osteria del Borgo, realizzata in collaborazione con il Comune: per due mesi presso Palazzo Pardi sono state riprodotti gli ambienti delle antiche osterie; un vero e proprio tuffo nel passato, grazie all’impiego di pezzi di antiquariato di grande prestigio, il tutto accompagnato da degustazioni di vini delle cantine locali. Il tentativo era promuovere le realtà del territorio con i prodotti tipici locali e ci siamo riusciti.
3) Quali sono state le battaglie civili, politiche, amministrative che avete combattuto e di cui andate maggiormente fieri?
L’associazione è nata a ridosso dell’ultima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Colonnella. E, poiché è assodato, che in quei precisi periodi la politica in generale è molto più attenta alle esigenze dei cittadini, l’associazione ha colto l’occasione, per evidenziare una serie di aspetti non ancora risolti nel nostro paese, ponendoli all’attenzione del Comune e dei cittadini, per arrivare ad una possibile soluzione.
Non abbiamo portato avanti battaglie (che riteniamo un termine eccessivo), quanto, piuttosto, cercato di rinvigorire la consapevolezza civica dei colonnellesi, per una politica intesa come partecipazione attiva di ogni cittadino nell’amministrazione pubblica.
4) E’ recente la notizia della bocciatura riguardo la centrale termoelettrica di Martinsicuro. Il giudizio sulla centrale di Colonnella, invece, resta ancora in sospeso. Che idea vi siete fatti? Un parere sulle centrali a biomasse. L’associazione come si sta muovendo in tal senso?
Ovviamente come associazione siamo molto preoccupati per le ripercussioni su ambiente e salute che derivano dall’insediamento di impianti a biomasse sul nostro territorio. Se fortunatamente la megacentrale di Martinsicuro è stata bocciata, ce ne sono molte altre già autorizzate o in via di autorizzazione in Val Vibrata, di cui una a confine con il nostro territorio, nel Comune di Controguerra, che entrerà in funzione tra qualche settimana.
Per quanto riguarda l’impianto di Colonnella, in questi mesi di clamore mediatico, è stato detto tutto e il contrario di tutto. L’argomento, molto serio importante, è stato oggetto anche di strumentalizzazioni politiche, che non hanno fatto altro che esasperare la già grande preoccupazione dei cittadini, creando forti tensioni sociali nel nostro paese. L’associazione, pur non approvando assolutamente la realizzazione di tale impianto, ha preferito, quindi, non aggiungere la propria voce alle tante che già si sono sollevate sulla questione, ma di rivolgersi a vie più pragmatiche e affidabili per la risoluzione del problema: il ricorso al Tar avviato dal Comune contro l’autorizzazione della Regione e il lavoro del comitato cittadino Aria Nostra, le cui intense attività di sensibilizzazione sul tema e di raccolta firme stanno dando già buoni frutti.
Sono le stesse vie legali ed istituzionali in cui l’associazione ripone fiducia per un’altra preoccupante questione emersa solo alcune settimane fa: l’autorizzazione rilasciata per un impianto di lavorazione di rifiuti organici (in maggior parte fanghi dei depuratori), che si dovrebbe realizzare nella zona industriale della bonifica del Tronto, con tutte le conseguenti ripercussioni su ambiente e salute dei cittadini. Anche in questo caso, sia il Comune che il comitato Aria Nostra hanno già avviato una serie di iniziative, volte a tutelare il diritto inviolabile dei cittadini, a vivere in un ambiente salubre.
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