“63 progetti con un investimento complessivo di oltre 6 milioni di euro, provenienti da donazioni e dall’otto per mille alla Chiesa Cattolica”: è l’impegno messo in campo dalla Caritas italiana in Siria ed è riportato all’interno di un Dossier che la stessa Caritas ha diffuso ieri, 15 marzo, a otto anni dall’inizio del conflitto. Tali fondi, spiega la Caritas, “sono stati destinati ad aiuti di urgenza, all’istruzione, alla costruzione di percorsi di pace e riconciliazione, ad interventi sanitari, alla riabilitazione socio-economica, all’accompagnamento e alla formazione delle organizzazioni locali. Nel 2019, oltre a interventi a carattere umanitario in tutti i Paesi coinvolti, l’impegno in Siria si focalizza anche su un progetto nazionale che vede protagonisti i giovani siriani, proprio con l’obiettivo di offrire loro opportunità di riconciliazione, attraverso corsi di formazione professionale”. Il Dossier riporta anche un dato fornito da una recente indagine del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, secondo la quale “nei Paesi più toccati dalla crisi siriana e irachena (Siria, Iraq, Libano, Giordania, Turchia, Egitto, Cipro) l’intera rete ecclesiale nel biennio 2017-2018 è riuscita a mettere a disposizione circa 516 milioni di dollari, portando aiuto a 3,9 milioni di persone nel solo 2018, attraverso una distribuzione su vasta scala di viveri, il sostegno sanitario, la fornitura di alloggi, il supporto all’istruzione, il ripristino di attività produttive”. “La Chiesa siriana – si legge – è inoltre impegnata nel mantenere vive le attività pastorali e spirituali, di cui il bisogno è sempre maggiore, proprio a causa delle difficoltà enormi che vivono le comunità, in particolare quella cristiana”.
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