DIOCESI – Martedì 12 Marzo alle ore 17.30 presso la Cattedrale Madonna della Marina, si è tenuta la Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo Gervasio Gestori per l’elezione del Papa.
Le parole del vescovo Gestori: “In questi momenti i Padri Cardinali sono riuniti nella Cappella Sistina per la prima riunione del Conclave, dal quale uscirà il nuovo Papa.
L’attesa è viva in tutta la Chiesa ed anche il mondo intero aspetta di conoscere il nome del nuovo Pontefice.
Negli ultimi giorni sono state dette tante cose su chi debba essere il successore di Benedetto XVI e su quello che si vorrebbe che lui facesse: si è parlato di trasparenza, di linguaggio nuovo, ecc., per non dire di certe richieste che sanno ben poco di Vangelo e che hanno prospettive troppo umane.
La Chiesa, la nostra Chiesa, quella del Signore, non deve compiacere alla umanità, non deve ricercare consensi, ma deve rimanere fedele al mandato di Cristo, annunciare il Vangelo, amare la gente e servirla con il cuore di Gesù. Nonostante la sua immensa bontà, il Signore fu incompreso dai capi del tempo, molti non l’hanno voluto accogliere, ed egli si è liberamente sacrificato fin sulla Croce per la salvezza di tutti.
Riascoltiamo che cosa ci dicevano le letture bibliche appena proclamate.
A – Il profeta Isaia.
Parlava di un lieto annunzio da portare ai poveri. La gente ha bisogno di parole di speranza e di gioia e soprattutto i poveri sono i primi destinatari di questo messaggio.
Annunciava la libertà a chi è prigioniero. Quanti siamo schiavi di paure, di vizi, di peccati. La Chiesa deve ricordare che esiste una liberazione per tutti
Proclamava la consolazione per quanti sono afflitti. C’è tanta gente ferita nel cuore e nella vita, che domanda di venire consolata.
Il profeta Isaia presenta qui un programma preciso e meraviglioso per il gravoso compito che aspetta il nuovo Pontefice.
B – La lettera agli Ebrei
Diceva che ogni sommo sacerdote è costituito nelle cose che riguardano Dio ed ha il compito di offrire doni e sacrifici per i peccati del popolo. Il nuovo Papa deve essere chiaramente uomo di Dio.
Egli deve sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore. Sappia compatire, stare vicino alla gente, specialmente a quanti vivono senza speranza e senza fede.
E poi deve seguire l’esempio di Gesù, che soffrì offrendo preghiere e suppliche con forti grida e lacrime: il Papa deve pregare ed abbia il coraggio di saper soffrire.
C – Ed il vangelo di Giovanni
Gesù nell’ultima cena invitava i suoi apostoli a rimanere nel suo amore. Il Papa sia sempre in unione profonda con il Signore, sentendosi chiamato ad un amore, che sia pronto fino a dare la vita per i suoi amici.
Ecco quanto ci ricordava la Parola di Dio appena proclamata. Ed allora in questi momenti del Conclave per che cosa dobbiamo pregare?
Il Papa sappia innanzitutto annunciare la fede in Gesù. Ci parli con la parola e con la vita del Signore morto e risorto e ci ricordi continuamente che di Gesù non possiamo fare a meno, perché egli è il nostro Salvatore, è il nostro unico Salvatore.
E poi, in questo nostro mondo tanto diviso, pur essendo ormai per tanti aspetti della comunicazione un villaggio globale, e nelle nostre comunità, talvolta combattute da visioni diverse che creano rotture, sia il Papa uomo capace di creare continuamente comunione nel Popolo cristiano e richiamare continuamente al mondo il dovere santo della pace.
Quanto a noi, dobbiamo pregare per la Chiesa e per il mondo.
In questi momenti facciamo largo allo Spirito Santo: è Lui il primo Elettore del Papa. Con Lui la Chiesa di Gesù rimane sempre in mani sicure. Lui sa quello di cui ha bisogno e chi può reggere bene il timone della barca di Pietro. Vieni Santo Spirito!”
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