SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche quest’anno la “Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati” organizza la festa in onore del Beato Pier Giorgio Frassati. La frase scelta su cui verteranno le varie conferenze è “Vorrei che giurassimo un patto che non conosce confini”.
A partire dal 15 giugno fino al 4 luglio si terranno incontri di carattere culturale, religioso, sportivo, sociale presso presso il Centro Educativo “ La Contea” in Contrada Santa Lucia Alta, 25 di San Benedetto del Tronto.
Raggiungere questo luogo, per gustare le serate proposte nel programma della festa, è semplice: basta prendere la strada che dal McDonald’ s di San Benedetto porta ad Acquaviva.
Il programma:
Sabato 15 Giugno
Giornata della Scuola Parentale, La scuola è come una barca
ore 9:30 – Ritrovo
ore 10:00 – Tavola Rotonda – momento di condivisione di esperienze all’interno della realtà delle scuole parentali e suggerimenti su come sostenersi economicamente.
ore 11:30 Incontro di presentazione del percorso formativo svolto dagli alunni della Scuola Libera “G. K. Chesterton”.
ore 15:30 – Esci dalla Caverna Incontro con Padre Cassian Folsom, fondatore del Monastero Benedettino di Norcia.
ore 18:30 – Santa Messa
Presentazione del libro (Editrice ESD) con l’autore dott. Franco Serafini, cardiologo
Pixar Day
ore 21:15 – Come un prodigio. Guardare il mondo con gli occhi della Pixar. Incontro con Raffaele Chiarulli, critico cinematografico.
XIII S. Caterina’s Day – Un patto che non conosce confini.
ore 18:30 – Incontro delle opere dell’Associazione Nazionale di Promozione Sociale “Santa Caterina da Siena”.
Confraternita Young
ore 10:30 – Il gusto della vita è proporzionale all’impegno con l’ideale.
Enzo Piccinini: a venti anni dalla morte. Incontro con Enrico Tiozzo Bon, Presidente della Federazione Centri di Solidarietà, Marco Sermarini, Presidente della Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati.
ore 10:30 – Spettacolo Teatrale “Sette spose per sette fratelli”, basato sull’omonimo film. A cura della Compagnia Teatrale “Pochi ma buoni come i maccheroni 2.0”, nell’ambito del progetto G.O.A.L.S.
XVII Chesterton Day
La poesia è il fiore della civiltà
ore 19:30 – Chesterton Poeta
Incontro con Giulio Mainardi, traduttore dell’opera di Chesterton.
XIV Gagliarda’s Day
ore 16:00 – Gagliardamente in Contea
Esibizioni dei gruppi sportivi di avviamento allo sport, taekwondo e ginnastica artistica della Polisportiva Gagliarda. A seguire tornei e giochi in Contea.
ore 18:30 – Merenda ore 19:00 – “Vorrei che giurassimo un patto che non conosce confini”
Incontro con Padre Andrès Bonello, Istituto del Verbo Incarnato
Incontro con Padre Cassian Folsom, fondatore del Monastero Benedettino di Norcia.
Hobbit Day
ore 17:30 – “Ho combattuto la buona battaglia… ho conservato la fede”
Lo straordinario coraggio degli ordinari personaggi della Compagnia dell’Anello.
Mostra realizzata dai ragazzi del Centro di aggregazione nell’ambito del progetto G.O.A.L.S.
ore 19:30 – Santa Messa
ore 20:30 – Estrazione Lotteria di beneficenza
ore 21:15 – Proiezione del filmato “Il Ritorno del Re”
Realizzato dai ragazzi del centro di aggregazione nell’ambito del Progetto G.O.A.L.S.
I Frassati erano una delle famiglie più in vista della città, di estrazione alto-borghese, ma Pier Giorgio Frassati preferì essere il “facchino” dei poveri, trascinando per le vie di Torino i carretti carichi di masserizie degli sfrattati… e come membro della Conferenza di S. Vincenzo visitare le famiglie più bisognose per portarvi conforto e aiuto materiale. Vi si recava generalmente al mattino, prima delle lezioni all’Università, oppure nelle uscite serali, carico di pacchi.
Dinamico, volitivo, pieno di vita, Pier Giorgio amava i fiori e la poesia, le scalate in montagna. Spesso raggiungeva a piedi il Santuario della Madonna di Oropa. Arrivato al Santuario, dopo un’ora di marcia e completamente digiuno, era solito assistere alla Santa Messa, poi faceva la Comunione e nel ritorno verso casa recitava il Rosario lungo la via, ad alta voce, cantando le Litanie.
Il 28 maggio 1922, nella chiesa torinese di San Domenico, ricevette l’abito di terziario domenicano: Pier Giorgio, da fervente discepolo di San Domenico, recitava ogni giorno il Rosario, che portava sempre nel taschino della giacca, non esitando a tirarlo fuori in qualsiasi momento per pregare, anche in tram o sul treno, persino per strada. “Il mio testamento – diceva, mostrando la corona del Rosario – lo porto sempre in tasca”.
Il 30 giugno 1925 Pier Giorgio accusa degli strani malesseri, emicrania e inappetenza: non è una banale influenza, ma una poliomielite fulminante che lo stronca in soli quattro giorni, il 4 luglio, tra lo sconcerto e il dolore dei suoi familiari e dei tanti amici e conoscenti, a soli 24 anni. Sulla sua scrivania, accanto ai testi universitari, erano aperti l’Ufficio della Madonna e la vita di Santa Caterina da Siena.
Nasceva alla vita del Cielo di sabato, giorno mariano, così come anche di sabato, il Sabato Santo di ventiquattro anni prima, era venuto al mondo. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 20 maggio 1990.
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