“Il vero sviluppo è inclusivo e fecondo, proiettato verso il futuro”, mentre oggi il mondo “è ogni giorno più elitista e ogni giorno è più crudele con gli esclusi”. È la riflessione proposta dal Papa nel videomessaggio in preparazione alla prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, il 29 settembre, sul tema: “Non si tratta solo di migranti”. Per luglio, la Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per lo sviluppo umano integrale propone il sottotema: “Si tratta di non escludere nessuno”. Ogni mese la campagna comunicativa della Sezione migranti e rifugiati offre riflessioni, approfondimenti e risorse per la promozione delle attività pastorali sui temi della Giornata, affrontando vari sottotemi con testi e immagini differenti. I primi tre sottotemi trattati sono stati: “Si tratta anche delle nostre paure”; “Si tratta della carità” e “Si tratta della nostra umanità”. Purtroppo, sottolinea Francesco, “i Paesi in via di sviluppo continuano ad esaurire le loro migliori risorse naturali e umane a vantaggio di alcuni pochi mercati privilegiati”. Inoltre, mentre “le guerre colpiscono solo alcune regioni del mondo”, “la costruzione e la vendita delle armi avviene in altre regioni, che poi non vogliono prendersi cura dei rifugiati, non vogliono, non accettano questi rifugiati che tali conflitti generano”. “Molte volte si parla di pace, però si vendono armi”, il monito del Papa: “Possiamo parlare di ipocrisia in questa lingua? Coloro che soffrono le conseguenze sono sempre i piccoli, i poveri, i più vulnerabili, ai quali si impedisce di sedersi a tavola e ai quali si lasciano solo le briciole del banchetto”. “Lo sviluppo esclusivista rende i ricchi più ricchi e i poveri più poveri”, conclude il Santo Padre, mentre quello “autentico” ha lo scopo di promuovere la “crescita integrale” degli uomini e delle donne del mondo, “preoccupandosi delle generazioni future”.
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