“Sono immagini che non si possono vedere a cuor leggero e che fanno riflettere su cosa la malvagità, l’odio, la propaganda sono capaci di produrre nel cuore dell’uomo. Penso a colui che ha fatto scoppiare la bomba nella Chiesa di San Sebastiano e che prima di entrare ha accarezzato una bambina. Cosa sarà passato nel cuore di quell’uomo?”. Così il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, racconta prima di ripartire da Colombo, in Sri Lanka, in un video al Sir la visita nel Paese scosso il 21 aprile scorso, nel giorno di Pasqua, da attentati terroristici contro le comunità cattoliche. Con il cardinale, era presente anche don Leonardo di Mauro, responsabile del Servizio degli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo mondo della Conferenza episcopale italiana. In questi giorni, la piccola rappresentanza della Cei ha infatti inaugurato due progetti finanziati grazie all’8xmille. Si tratta dell’Istituto agricolo di Waradala e di un nuovo edificio educativo presso l’Istituto Benedetto XVI di Nogombo, un progetto dell’arcidiocesi di Colombo per la formazione dei giovani che non possono studiare all’estero.
“Tre i momenti che rimarranno indelebili nella mia visita”, dice al Sir il cardinale Bassetti. Il primo momento è appunto la visita alla due Chiese – di Sant’Antonio e la Chiesa di San Sebstiano – dove alle 8.45 della mattina di Pasqua sono avvenute queste “stragi di innocenti”. La seconda è la messa al santuario di Nostra signora dello Sri Lanka con la partecipazione di 300mila persona e infine il colloquio con i vescovi del Paese “nel segno dei più poveri” per avviare “progetti di carità e accoglienza” nelle varie diocesi. Al fianco del cardinale, don Leonardo di Mauro commenta: “Abbiamo incontrato un popolo ferito profondamente dagli attentati di Pasqua, ma capace di risorgere e che chiede verità su quanto accaduto. Un popolo che spera in un governo migliore dalle elezioni ormai vicine di dicembre”.
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