Si chiamava Diana Isabel Hernández Juárez, era una professoressa e la coordinatrice della pastorale del creato della parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe, nel dipartimento di Suchitepéquez, lungo la costa sud del Guatemala. È stata uccisa sabato scorso, le hanno sparato, mentre partecipava a una processione nella sua parrocchia di Monte Gloria, a Santo Domingo. È l’ennesima donna a perdere la vita in America Centrale per la sua coraggiosa difesa dell’ambiente. La professoressa, si legge in una nota dell’associazione delle Donne per la madre terra, “era un’attivista che promuoveva la custodia e la protezione dell’ambiente e dei beni naturali” e a questa causa ha dedicato gran parte della sua vita. La nota precisa che molte erano le iniziative portate avanti, insieme, dall’associazione e dalla parrocchia.
Il comunicato denuncia che “questo fatto si somma ai molti casi di attacchi ai leader sociali che operano per il bene comune e che, fino a questo momento, non sono stati chiariti”. “Pertanto, come associazione, esigiamo che le autorità competenti portino avanti tutte le inchieste necessarie per accertare le responsabilità di questo fatto ripudiabile”. Nelle ultime ore, le forze dell’ordine hanno tratto in arresto una persona ritenuta responsabile dell’accaduto. Ma restano molti interrogativi sulla vicenda, simile a molte altre accadute nel Paese.
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