“È ancora viva la teologia della liberazione in Colombia” è il titolo della due giorni di seminario che si sta realizzando alla Pontificia Università Javeriana dei gesuiti, a Bogotá, su iniziativa della Facoltà di Teologia, insieme al movimento ecclesiale di Amerindia, in un ponte ideale con il Sinodo dell’Amazzonia che si sta celebrando in Vaticano.
Nel corso della prima giornata, molti i riferimenti all’attualità e in particolare all’attacco subito nella nottata di giovedì dalla sede dell’Unione Patriottica-Colombia Humana.
Ignacio Madera, presidente Amerindia Colombia, già professore alla Javeriana, sacerdote afro della Società del divino Salvatore, commenta: “Chiesa, Università, laici devono avere più coraggio di fronte a un’ideologia che sente padrona del Paese, mentre o i poteri economici che controllano l’establishment cercano di frenare i movimenti alternativi di difesa delle vittime, dei poveri e della pace. Ci sono forze occulte che usano qualsiasi mezzo possibile, per mantenere unito il potere in favore dell’establishment”.
Fernán González, ottantenne gesuita, animatore da 40 anni del centro per la pace Cinep, insieme a p. Javier Giraldo e a p. Francisco de Roux, afferma: “Siamo molto preoccupati. Il coordinamento unitario dei sindacati dei lavoratori (Cut) ha appena lanciato per il 17 ottobre, una grande giornata di protesta e per la pace. Chiediamo che Papa Francesco preghi per la pace in Colombia”.
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