DIOCESI – Nella nostra Diocesi dal 1992 esiste la Conferenza di San Vincenzo De Paoli, un’associazione caritativa oggi legata alla parrocchia San Filippo Neri e frutto della fusione di precedenti gruppi impegnati nel sociale. La San Vincenzo De Paoli ha un Presidente Nazionale, uno regionale e un responsabile diocesano, Gabriella Ciarrocchi. Proprio quest’ultima abbiamo intervistato per conoscere questa associazione.
Ci può dire da quanto tempo la San Vincenzo De Paoli è presente nella nostra diocesi?
Come gruppo di volontariato vincenziano siamo nati in parrocchia nel 1992. Prima a San Benedetto c’erano quattro o cinque gruppi vincenziani e c’era una Presidente Cittadina che a quell’epoca era la signora Silvia Ruffini che con sua sorella Gabriella coordinava i vari gruppi. Poi però queste aggregazioni sono diminuite e il gruppo è rinato attorno alla parrocchia di San Filippo Neri. La nostra realtà associativa si è dovuta adeguare alla legge 11 agosto 1991, n. 266 sul volontariato: con il consenso del parroco e con la maggioranza degli iscritti abbiamo deciso di organizzarci secondo i criteri dei gruppi del volontariato vincenziani.
Quante persone fanno attualmente parte della San Vincenzo De Paoli?
Attualmente siamo 13: la più anziana ha raggiunto le 90 primavere, mentre la più giovane ha 68 anni. Come può vedere siamo tutte persone di una certa età e avremmo tanto bisogno di giovani che abbiano desiderio e voglia di aiutarci con il loro entusiasmo e con la loro creatività. Siamo per lo più ex maestre, chiamate a suo tempo dal parroco don Gabriele per impegnarci nelle opere di carità e ci diamo da fare come possiamo. La nostra associata più anziana svolge un grande ruolo di supporto non solo con la preghiera, ma anche con dei consigli pratici che accettiamo ben volentieri. Insieme a lei ci sono altre due persone che ci aiutano nello stesso modo, mentre ad essere operative siamo in nove.
Quali sono le attività ordinarie che svolge la San Vincenzo De Paoli?
La nostra missione consiste nel servizio verso i poveri, alla luce degli insegnamenti del Vangelo e di San Vincenzo De Paoli. Ci ritroviamo insieme il secondo e il quarto giovedì di ogni mese. Il primo incontro è di carattere tecnico nel senso che il parroco ci informa sui casi di sua conoscenza oppure parliamo col gruppo di coloro che si sono rivolti direttamente a noi e vediamo cosa possiamo concretamente fare. Il secondo incontro invece è di formazione spirituale e ogni volta viene qualcuno a tenerci una meditazione oppure preghiamo insieme o ascoltiamo la Parola di Dio. Sempre per la formazione seguiamo a volte il percorso proposto dalla Caritas. Il nostro scopo è quello di incontrare personalmente i fratelli in difficoltà, per ascoltarli e per intervenire se c’è la possibilità. Una volta al mese distribuiamo gli alimenti del Banco Alimentare e interveniamo anche con un sostegno economico attraverso il pagamento delle utenze o dell’affitto di persone in difficoltà.
Come vengono finanziate le opere di carità?
Per la parte economica ci autofinanziamo nel senso che se occorre siamo noi a offrire supporto economico a chi ne ha bisogno. All’occorrenza ci aiuta anche il parroco che ha sempre offerto la sua disponibilità in tal senso. Altre offerte in denaro ci giungono da persone che ci conoscono e sanno come operiamo. A volte organizziamo una pesca di beneficenza oppure il mercatino di Natale, il cui ricavato è devoluto in favore dei poveri.
Stefano
Voglio precisare che la Conferenza S. Vincenzo de Paoli operava già negli anni 50 nella parrocchia Ss.ma Annunziata a Porto d'Ascoli