Con i 113 profughi siriani arrivati oggi a Roma dal Libano sono 3.000 le persone che hanno avuto la possibilità di entrare in Italia, Francia e Belgio tramite i corridoi umanitari dal 2016 ad oggi. Una cifra che comprende sia i protocolli promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, sia quelli firmati dalla Conferenza episcopale italiana, che agisce tramite Caritas e Migrantes. Una collaborazione fattiva tra società civile e i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Stamattina all’aeroporto di Fiumicino i 113 sono entrati grazie al progetto totalmente autofinanziato dalla raccolta fondi di Sant’Egidio e dall’8 per mille delle Chiese valdese e metodiste, con la partecipazione dell’Unione buddista europea, che ha portato finora in Italia oltre 1.800 persone. Tra i nuovi arrivi c’erano decine di bambini, famiglie intere, ragazzi con disabilità.
Andranno in piccoli e grandi centri come Genova, Sorrento, Vico Equense, Sassari, Roma, Formia, Cattolica, Napoli, Padova, Genova, Pontassieve, Luserna, Pinerolo Fossano, Butrio, Pisa, Pesaro, Reggio Calabria, Trento.
Saranno accolti da associazioni, parrocchie, comunità, diaconia valdese e famiglie. Studieranno la lingua italiana, i bambini andranno a scuola e una volta ottenuto lo status di rifugiato saranno inseriti nel mondo del lavoro. L’obiettivo è la piena integrazione nella società italiana. E’ l’alternativa concreta, legale e sicura, ai pericolosi viaggi in mare nelle mani dei trafficanti.
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