CUPRA MARITTIMA – Approvata nella seduta del consiglio Comunale dello scorso martedì 26 marzo, la variante parziale al vigente piano regolatore che prevede la diminuzione e il contenimento delle aree edificabili.
Spiega il sindaco Domenico D’Annibali: “L’Amministrazione ha ritenuto di non potersi esimersi dall’affrontare le problematiche sempre più attuali che irrompono nello scenario politico culturale, nazionale ed internazionale, circa il consumo del suolo, inteso come bene comune non disperdibile ma da tutelare.
Infatti anche a Cupra, come in Italia e in molti Paesi d’Europa, è crescente la preoccupazione per questo fenomeno, riferito alle superfici di suolo agrario e naturale trasformato in aree urbanizzate.
La problematica è connessa in primo luogo alla perdita di superfici idonee alla produzione agricola e alle particolarità paesaggistiche che ci contraddistinguono”.
Ha aggiunto D’Annibali: “Dopo studi e riflessioni effettuate insieme al nostro ufficio tecnico, in particolare all’architetto Luca Vagnoni responsabile appunto dell’ufficio tecnico del Comune e dell’architetto Luigi Valeri che contribuì alla realizzazione del Prg, abbiamo deciso quindi di recuperare il patrimonio architettonico e paesaggistico esigente provvedendo ad una forte limitazione di occupazione del suolo dovuta a nuove costruzioni”.
Andando nello specifico la variante proposta e approvata in consiglio Comunale prevede la diminuzione di 120 mila metri quadrati di territorio che inizialmente erano destinati alle nuove costruzioni, ovvero circa 72 mila metri cubi in meno, corrispondenti circa a 250 appartamenti. “Abbiamo preso questa decisione – aggiunge ancora il sindaco – non solo per le esigenze di mercato, molto cambiate dal 2002-2006 anno di redazione del Prg, ma anche in base alle esigenze abitative”. Ad esempio era prevista sopra il fosso del Sant’Egidio la realizzazione di 49 mila metri cubi di destinazione turistica (residence – alberghi), diventati oggi con questa variante 22 mila metri cubi, trasformati però in abitativi. In zona Boccabianca invece sono stati eliminati circa 150 mila metri cubi di destinazione produttiva e commerciale, e di un’area residenziale in “zona Santi”, interventi che sarebbero andati a snaturalizzare aree in realtà a vocazione agricola.
Conclude il sindaco: “Abbiamo semplicemente adeguato il Prg alla situazione generale attuale, andando incontro alle esigenze abitative, di mercato, e soprattutto tutelando la vera natura del nostro paese Cupra Marittima.
Abbiamo infatti una crescita costate di popolazione del 5% circa annuo, e chi viene ad abitare qui lo fa per determinate caratteristiche ambientali e territoriali che cercheremo di salvaguardare sempre”. Ora gli interessati avranno 60 giorni di tempo per presentare osservazioni, e se tutto procede senza intoppi la variante passerà in provincia per l’approvazione.
Il sindaco afferma che comunque prima di procedere la maggioranza dei coinvolti era d’accordo all’intervento di riduzione.
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