“La posizione del Santo Padre sul celibato è nota”. Ad affermarlo è Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito al libro sul sacerdozio, in uscita il 15 gennaio in Francia, firmato a quattro mani dal Papa emerito Joseph Ratzinger e dal card. Robert Sarah, prefetto della Congregazione del Culto divino. “Nel corso della conversazione con i giornalisti al ritorno da Panama – ha ricordato il portavoce vaticano – Papa Francesco ha affermato: ‘Mi viene alla mente una frase di San Paolo VI: ‘Preferisco dare la vita prima di cambiare la legge del celibato’’. E aggiungeva: ‘Personalmente penso che il celibato sia un dono per la Chiesa. Io non sono d’accordo di permettere il celibato opzionale, no. Soltanto rimarrebbe qualche possibilità nelle località più remote – penso alla Isole del Pacifico… quando c’è necessità pastorale, lì, il pastore deve pensare ai fedeli’”. “A riguardo invece del modo in cui questo argomento si inserisce nel lavoro più generale del recente Sinodo sulla Regione Panamazzonica e la sua evangelizzazione – fa notare Bruni – durante la sessione conclusiva il Santo Padre affermava: ‘Mi ha fatto molto piacere che non siamo caduti prigionieri di questi gruppi selettivi che del Sinodo vogliono vedere solo che cosa è stato deciso su questo o su quell’altro punto intra-ecclesiastico, e negano il corpo del Sinodo che sono le diagnosi che abbiamo fatto nelle quattro dimensioni’” (pastorale, culturale, sociale ed ecologica).
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