“Fornire una informazione di base sulla struttura delle principali tradizioni religiose che – come tali – costituiscono il fondamento delle diverse culture, influendo sulle formazioni sociali, sulle strutture giuridiche, e sulla vita politica ed economica dei vari paesi”. Questo l’obiettivo principale del corso “Le grandi tradizioni religiose”, la cui seconda edizione prenderà il via il prossimo 12 febbraio, per iniziativa dell’Associazione Iscom e della Pontificia Università della Santa Croce – sede del corso – con la collaborazione del Comitato “Giornalismo & tradizioni religiose” e del Centro studi sul Medio Oriente (Cemo). Durante il corso saranno affrontati temi fondamentali in modo da delineare – con rigoroso riferimento alle radici documentali – una sintesi identitaria di ciascuna religione. Il corpo docenti – informano i promotori dell’iniziativa – è costituito da esperti delle diverse tradizioni, che presenteranno, nelle differenti tradizioni religiose: religioni e luoghi della vita e di culto; cibo e ritualità: l’alimentazione nelle grandi religioni; testi sacri e libri di riferimento; la letteratura sacra; turismo religioso e pellegrinaggio; l’arte sacra. Da febbraio a marzo 2020 sono previste 4 sessioni di due ore e mezzo con professori ed esperti di cristianesimo, ebraismo, islam, ed induismo. Il corso è stato ideato per venire incontro all’interesse di giornalisti “che lavorano in contesti variegati, con tradizioni religiose differenti; che hanno un grande ruolo nella vita pubblica, sociale ed economica di tante nazioni; che avvertono la necessità di avere ulteriori strumenti per comprendere la realtà in cui operano”.
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