La proposta della precedente presidenza finlandese “è insufficiente e inaccettabile”; quella della Commissione altrettanto insufficiente; e dunque il Parlamento avanza una sua proposta per il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Il Parlamento europeo chiede che il bilancio pluriennale dell’Ue corrisponda all’1,3% del Pil europeo. La proposta finlandese si fermava all’1,07, quella della Commissione all’1,11. “Tra la nostra posizione – spiega il presidente dell’Assemblea, David Sassoli – e quella della presidenza c’è uno scarto di 240 miliardi”. Da qui la necessità di negoziati che giungano a una proposta “più ambiziosa” e “adeguata” alle sfide che l’Ue ha dinanzi a sé. È il messaggio che Sassoli e il Parlamento inviano ai capi di Stato e di governo dei 27 in vista del Consiglio europeo straordinario del 20 febbraio che ha all’ordine del giorno proprio il bilancio dell’Unione per i prossimi 7 anni. “Questa del Qfp è la partita più importante di avvio di legislatura. Serve un bilancio ambizioso. Si tratta di finanziare gli interventi e i programmi per affrontare le nuove sfide che ci attendono e di rifinanziare – dice Sassoli – i programmi di maggior successo dell’Ue, rivolti alla crescita e all’uguaglianza”. Sassoli spiega che “se non ci sarà un accordo con il Consiglio, il Parlamento è pronto ad andare fino in fondo”, ovvero a bloccare il Qfp.

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