“Grazie Santità per il suo sostegno morale e spirituale, grazie per aver pregato per la pace in Medio Oriente, dove si combatte, dove la gente è senza futuro, senza casa, senza tetto, al freddo, in mezzo alla neve. Grazie per tutti coloro che hanno pregato per noi in questo giorno in cui a Bari i vescovi del Mediterraneo si sono ritrovati intorno a Papa Francesco”.
Così padre Hanna Jallouf, francescano della Custodia di Terra Santa e parroco latino di Knaye, uno dei tre villaggi cristiani della Valle dell’Oronte, nella provincia di Idlib, commenta al Sir le parole pronunciate a Bari da Papa Francesco, al termine dell’incontro dei vescovi del Mediterraneo. Durante l’Angelus Papa Francesco ha chiesto che vengano salvaguardate le vite dei civili e di tanti bambini innocenti: “Cari fratelli e sorelle – ha detto il Pontefice – mentre siamo riuniti qui a pregare e a riflettere sulla pace e sulle sorti dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, sull’altra sponda di questo mare, in particolare nel nord-ovest della Siria, si consuma un’immane tragedia. Dai nostri cuori di pastori si eleva un forte appello agli attori coinvolti e alla comunità internazionale, perché taccia il frastuono delle armi e si ascolti il pianto dei piccoli e degli indifesi; perché si mettano da parte i calcoli e gli interessi per salvaguardare le vite dei civili e dei tanti bambini innocenti che ne pagano le conseguenze”.
Nel Governatorato di Idlib, sito appunto nel nordovest della Siria, ultimo bastione in mano agli oppositori del presidente Assad, infuriano i combattimenti tra l’esercito siriano, supportato dalla Russia, e le forze ribelli che fanno capo ai jihadisti di Tahrir al-Sham (ex Al Nusra) e all’Esercito Nazionale Siriano, sostenuto dalla Turchia. Nella zona è in corso una vera e propria catastrofe umanitaria con migliaia di bambini sfollati che rischiano la vita con temperature sotto lo zero. Secondo le Nazioni Unite, da dicembre scorso circa 700.000 persone, su una popolazione di 3 milioni, sono state costrette a fuggire dalle loro case a causa delle ostilità. “Siamo molto onorati per le parole del Santo Padre. Siamo una piccola pietra nella Chiesa universale e tutta la Chiesa prega per noi. Speriamo che un giorno la vera pace possa arrivare per il Medio Oriente e per la Siria”. Era stato lo stesso padre Jallouf a lanciare nei giorni scorsi un appello per la popolazione sfollata di Idlib e per la pace in Siria, a Papa Francesco e ai vescovi del Mediterraneo prima dell’incontro di Bari. Oggi la risposta del Papa nel suo ennesimo accorato appello per “l’amata Siria”.
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