Sebbene ci sia “una praticabilità giuridica” rispetto all’eventualità di “ripristinare i controlli alle frontiere in deroga a Schengen”, “non sussiste la sostenibilità pratica per una tale sospensione. E in ogni caso tale misura non garantirebbe nessuna efficacia cautelativa”. Lo si legge in un comunicato stampa diffusa dalla Protezione civile a seguito della riunione che si è tenuta ieri mattinata presso la sede della Protezione civile sull’emergenza coronavirus. Erano presenti il premier Conte, i ministri Speranza e Di Maio, il capo della Protezione civile Borrelli e, in video collegamento, i governatori Fontana, Fedriga, Cirio, Zaia, Toti, un rappresentante della Valle d’Aosta e il presidente della provincia di Bolzano Kompatscher.
“Nel corso dell’incontro – spiega il comunicato – sono state esaminate tutte le criticità riguardanti i flussi transfrontalieri e il controllo dei confini aerei, marittimi, terrestri e ferroviari, ivi compresa l’eventualità di ripristinare i controlli alle frontiere in deroga a Schengen”.
“Il Governo italiano ha proposto una riunione con i ministri della Salute dei Paesi confinanti. L’obiettivo sarà arrivare a condividere linee d’azione comuni” anche perché “nella riunione di oggi molti governatori hanno manifestato preoccupazione per la mobilità dei cittadini italiani pendolari transfrontalieri”.

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