“La persona umana deve sempre essere difesa e protetta nella sua integrità e nella sua dignità qualunque sia la sua origine o il suo status sociale”. A ribadirlo è stato il Papa, ricevendo in udienza i membri dell’Associazione Pro Petri Sedem. “Nella corsa sfrenata all’avere, alla carriera, agli onori o al potere, i deboli e i piccoli vengono a volte ignorati e respinti”, la denuncia: “Nella smania di correre, di conquistare tutto e subito, dà fastidio chi rimane indietro. Ed è giudicato scarto: quanti anziani, quanti nascituri, quante persone disabili, poveri ritenuti inutili!”. “Attraverso il vostro contributo caritativo alla vita della Chiesa, voi diventate il sale e la luce che danno a tante persone il gusto della vita”, l’omaggio ai presenti, insieme alla “gratitudine per il vostro costante sostegno alla mia responsabilità di successore di San Pietro”. Tra le “diverse sfide che riguardano la famiglia umana e la sua casa comune”, Francesco ha citato in particolare “il grido di angoscia dei popoli che soffrono, in particolare, per le guerre, gli sfollamenti di persone, la povertà e il degrado dell’ecosistema”. “È urgente porre fine allo sfruttamento dei più poveri! È urgente che cessino le atrocità nei Paesi in preda alle guerre e ai conflitti che spingono tante persone sulla strada dell’esilio!”, ha esclamato il Papa, rinnovando inoltre l’appello ad una “conversione ecologica” per la nostra “casa comune”. “La vostra testimonianza di vita cristiana, che si manifesta attraverso la generosità e l’attenzione agli altri, ci invita tutti oggi a combattere contro il clima generalizzato di individualismo, egoismo e indifferenza, che minacciano sia la pace tra gli uomini sia l’ambiente”, ha concluso il Papa.
0 commenti